Entro questo dovrebbe esserci l’approvazione finale del ddl “Anziani non sufficienti”, nei tempi previsti dal Pnrr. Ieri il disegno di legge n. 205 La prossima settimana il disegno di legge approderà a Montecitorio per l’esame della Camera dei Deputati. Da aprile si lavorerà alla stesura dei decreti attuativi.
Temi del ddl e obiettivi
Tanti i temi contenuti all’interno del disegno di legge. Tra questi ci sobo la promozione dell’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale, le forme di coabitazione solidale, il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative non solo presso il proprio domicilio, ma anche presso gli “hospice”. Spazio dedicato anche al “turismo lento” che in altri Paesi già svolge un ruolo importante. Infine l’integrazione degli istituti di assistenza domiciliare integrata e un sostegno alla figura dei “caregiver”. Nel ddl sono previsti aiuti economici ed assistenziali, soprattutto per gli over 65, che al momento raggiungono quota 14 milioni: di questi 3,8 non sono autosufficienti e questo numero rischia di raddoppiare tra sette anni. Tutto questo implica un incremento di spesa per poter garantire i miglioramenti ai servizi previsti. Il provvedimento è stato definito come una misura straordinaria per adeguare il sistema di welfare italiano ai nuovi bisogni sociali, una delega che dunque si definisce per due direttrici: garantire un sistema che sia nei fatti unitario e di facile accesso per la popolazione e costruire interventi che rappresentino una risposta appropriata per gli anziani in ambito domiciliare e non. La misura arriva in un momento in cui la popolazione anziana è in crescita e saranno necessarie maggiori forze.
Revisione dell’assistenza domiciliare
Il disegno di legge porta ad adottare misure volte all’invecchiamento attivo, alla promozione dell’autonomia e a prevenire le fragilità anche con la revisione dell’assistenza domiciliare e le cure palliative. In via sperimentale la misura porta all’introduzione di una prestazione universale graduata che sostituirà l’indennità di accompagnamento. Gli anziani non autosufficienti avranno possibilità di scegliere se riceverla in denaro o come servizi alla persona. Lo scopo è quello di semplificare quanto più possibile le procedure per capire se una persona sia autosufficiente creando anche diversi presidi sul territorio nazionale dove poter accertare ciò, i Punti unici di accesso per poi costruire un Progetto assistenziale individualizzato.
Percorsi di iniziative
Saranno previsti inoltre percorsi e di iniziative per mantenere le capacità degli anziani grazie ad attività sportive e tramite la relazione con animali. L’obiettivo è quello di poter preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata mantenendo anche una buona qualità di vita con forme di coabitazione solidale tra le persone anziane e più giovani.
Sussidi per persone non autosufficienti
Sarà introdotto successivamente un nuovo sussidio e ulteriori servizi per le persone che dovranno ricevere l’indennità di accompagnamento. Il disegno legge specifica che questo passaggio non comporterà l’eliminazione o la modificare dell’indennità di accompagnamento. Resta l’obiettivo del riordino delle agevolazioni fiscali e una regolarizzazione del lavoro dei caregiver. Nel ddl si prevede poi che il governo intervenga per definire la formazione del personale che si occupa di supporto e assistenza.
Adeguare il sistema di welfare ai nuovi bisogni sociali
Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone ha definito il ddl come “una misura straordinaria, utile per adeguare il sistema di welfare italiano ai nuovi bisogni sociali, promuovere il benessere delle persone anziane e mettere le famiglie in condizione di affrontare con maggiore serenità il carico assistenziale durante l’anzianità e gli inevitabili costi correlati, in particolare nel caso di non autosufficienza”.
“La celere approvazione del testo” ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali “dimostra il senso delle istituzioni di maggioranza e opposizione a Palazzo Madama su misure di grande impatto come le nuove tutele a favore di soggetti non autosufficienti”.