Come mai i Simpson sono gialli? Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla serie tv più longeva che sia mai stata trasmessa in prima serata: The Simpsons.
Come mai i Simpson sono gialli?
Il creatore della serie animata, Matt Groening, voleva che i suoi personaggi fossero immediatamente riconoscibili al pubblico. Per questo motivo è stato scelto il giallo, un colore molto acceso e facilmente riconoscibile.
Groening ha confessato in un’intervista in cui ha detto che non voleva scegliere i “colori dei cartoni animati convenzionali” per i personaggi. Una scelta atipica, soprattutto perché ricaduta su un colore primario.
Ha inoltre rivelato come voleva che il suo cartone animato fosse accattivante. Voleva, infatti, che il colore giallo brillante dei Simpson catturasse l’attenzione del pubblico. Ed è proprio per questo motivo che l’iconica famiglia dei Simpson ha il colore giallo.
Inoltre, tutti i personaggi della serie hanno 4 dita a eccezione di Dio e Gesù ai quali ne sono state disegnate 6.
Storia
Matt Groening, alla sua prima esperienza da animatore, l’8 Settembre del 1986 inventa la serie de “I Simpson” divenendone anche il produttore. Oltre ai cartoni animati, realizza delle raccolte a fumetti : “Simpson Comics“, “Bartman“, “Radioactive Man“, “Itchy and Scratchy Comics“, “Lisa Comics” e “Krusty Comics“, pertanto fonda il “Bongo Comics Group“. Ma è nel 1990 che Homer e la famiglia Simpson diventano un vero e proprio fenomeno televisivo, battendo il record di ascolti dell’emittente Fox Network.
Lo show ha trasformato il modo in cui l’industria televisiva e i telespettatori percepiscono l’animazione e le serie comiche in generale. Evidenziato dalla proliferazione e dal successo di nuove serie animate che si rivolgono agli adulti, I SIMPSON sono diventati lo standard verso cui tutte le altre serie sono misurate. Un aspetto del suo fascino può essere il fatto che i produttori e sceneggiatori dello show, socialmente saggi, ben istruiti e qualche volta anche “politically correct”, lavorano durante tutto l’anno per riempire ogni episodio con riferimenti colti e gag visive. Per gli entusiasti, i videoregistratori sono un obbligo. Come ha spesso detto il creatore Matt Groening, “Vieni ricompensato per aver prestato attenzione”. Ogni episodio richiede da sei ad otto mesi di produzione, così spesso vengono fatte delle modifiche per tenere attuali i riferimenti.
Nel maggio 1997, I SIMPSON hanno ricevuto il loro primo Peabody Award e nel luglio 1997 la loro sesta nomination all’Emmy Award come Migliore Serie Animata, dopo aver già vinto i premi nel 1990, 1991 e 1995. Con i due Emmy Award vinti durante la 53^ edizione dei premi nel 2001 (uno per l’episodio “HOMR”, miglior cortometraggio, e l’altro per il doppiatore Hank Azaria), la serie è arrivata a conquistare finora ben 13 Emmy, i famosi Oscar televisivi americani assegnati dalla National Academy of Television, Arts & Sciences.
Nel luglio 2000, durante la San Diego Comic Convention, la Bongo Comics, casa editrice dei fumetti dei Simpson, ha vinto due Eisner Awards per la “migliore pubblicazione umoristica” (per “Treehouse of Horror”) e la “migliore serie a fumetti rivolta ad un pubblico giovane” (per “Simpsons Comics”, in Italia “I Simpson”). I “Simpsons Comics” avevano già vinto un Eisner Award nel 1994 per l’uscita del #1, e in seguito la Bongo Comics aveva ricevuto più volte la nomination senza mai vincere qualcosa.