Attilio Lucia è il vicesindaco di Lampedusa e il responsabile della Lega dell’area che da anni si batte per il contrasto all’immigrazione irregolare. In questa intervista esclusiva per TAG24 Lucia esprime soddisfazione per le decisioni prese dal Governo ieri a Cutro e punta il dito contro le Ong e contro “chi parla di accoglienza senza sapere neanche cosa sia”.
Attilio Lucia: “Lampedusa è stanca. Bene le decisioni prese dal Governo a Cutro”
Il Consiglio dei ministri tenuto ieri a Cutro ha approvato all’unanimità il nuovo decreto Legge su flussi e scafisti. Nel frattempo a Lampedusa si verificava un nuovo record di sbarchi. TAG24 ha intervistato Attilio Lucia, il vicesindaco dell’isola.
Attilio Lucia, ieri a Lampedusa si è registrato un nuovo record di sbarchi con l’arrivo di 1.869 migranti. Qual è la situazione nell’isola e negli hotspot?
La situazione è quella conosciuta da tutti. Le barche continuano ad arrivare e la condizione dentro l’hotspot è fatiscente. Tuttavia un bel po’ di persone stanno iniziando a partire verso i vari centri di smistamento presenti in Italia, quindi l’hotspot si sta svuotando.
Cosa pensa della decisione presa ieri dal Consiglio dei Ministri contro i trafficanti di uomini?
Si tratta della decisione giusta. Da quattro anni faccio in prima persona queste lotte e l’ho sempre detto: il problema sono i trafficanti di essere umani. Lo sappiamo tutti che si tratta di un business di carne umana che va avanti da parecchi anni. Non sopporto invece che qualcuno continui a parlare di accoglienza quando quella che si fa oggi e in queste condizioni è tutto meno che accoglienza. Ecco perché occorre innanzitutto bloccare i trafficanti di essere umani che sono responsabili della morte di tutta questa gente. Io peraltro sono sempre stato contrario anche al sistema delle Ong perché credo che queste diano sostegno ai trafficanti esercitando il cosiddetto “pull-factor”. Per di più fanno credere a queste persone che l’arrivo in Italia sia facile.
Come dovrebbe funzionare secondo lei l’accoglienza?
L’accoglienza la facevamo noi lampedusani negli anni ’90, quando iniziarono i primi sbarchi, portando dentro le nostre case le persone che arrivavano. Adesso tutti parlano di accoglienza senza dire come fare. Dentro gli hotspot si trovano 2mila persone quando dovrebbero essercene 300. E così le persone sono costrette a stare per terra: è indignitoso.
Attilio Lucia, è soddisfatto delle decisioni prese dal Consiglio dei ministri? C’è altro che il Governo dovrebbe fare?
Assolutamente. Ritengo che questa sia finalmente strada giusta e che il Governo abbia dimostrato di essere molto attento nella lotta ai trafficanti.
Cosa ne pensa degli attacchi contro la Guardia costiera?
Gli attacchi alla Guardia costiera sono scandalosi e li condanno con fermezza. Questi ragazzi lavorano h24, specialmente qui a Lampedusa dove passano giorni senza dormire. Parliamo di persone che si impegnano duramente giorno e notte. Chi li attacca non sa di cosa parla.
Lei è il vicesindaco di Lampedusa e conosce bene il problema dell’immigrazione. Cosa dovrebbe fare l’Europa?
L’Europa deve prendere provvedimenti e non voltarsi dall’altra parte. Noi lampedusani subiamo da 30 anni questo fenomeno e siamo stanchi. Spero che il Governo Meloni e il centrodestra siano compatti nel far capire all’Unione Europea che è necessario cambiare atteggiamento nei confronti del problema.
Ci sono state polemiche per le parole del ministro Piantedosi dopo il naufragio. Cosa ne pensa?
Il ministro forse non si è reso conto di aver sbagliato le parole, ma certamente non si può pensare che qualcuno sia felice di vedere le persone morire in mare. Qualsiasi essere umano prova dispiacere di fronte a queste tragedie. Noi di Lampedusa sappiamo cosa significa: solo il 3 ottobre abbiamo assistito a uno sbarco con 368 morti. È evidente che si tratti di un qualcosa di veramente terribile.