Trema l’Umbria: ieri è stata registrata una scossa 4.6 con epicentro a 6 kilometri da Umbertide, la Regione però ha confermato che non si segnalano emergenze in provincia di Perugia. La sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti ha raccontato a TAG24 come la sua città ha reagito al recente sisma e l’importanza di una cittadinanza formata per prevenire i danni derivanti dal sisma.
La scossa è stata avvertita anche ad Assisi?
Sono state avvertire entrambe le scosse, più distintamente quella delle ore 20, dopo è scattato immediatamente il nostro piano di Protezione civile e comunale con i sopralluoghi agli edifici scolastici e a tutti gli edifici pubblici. A seguito della prima e della seconda scossa non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione dai cittadini né attraverso i nostri canali né attraverso forze dell’ordine. Non si è riscontrato nessun danno a seguito dei sopralluoghi di ieri pomeriggio. Dai sopralluoghi di stamattina l’esito è che non c’è alcun tipo di danno. Abbiamo come punti focali le due basiliche, gli ospedali e la casa di riposo che sono stati raggiunti nell’immediatezza della prima e della seconda scossa e anche lì abbiamo fatto molti sopralluoghi a titolo precauzionale senza rilevare alcun tipo di danno. La situazione è sotto controllo.
Chiederete alla Regione o al governo un tavolo per discutere della situazione sismica?
Da presidente della provincia ho appena partecipato al Tavolo regionale dove era presente anche il capodipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. La provincia gestendo 2600 km di strade e 110 edifici scolastici oltre al resto del patrimonio pubblico è uno dei soggetti interessati dall’emergenza, per fortuna abbiamo effettuato quasi tutti i controlli tecnici sugli edifici scolastici senza rilevare danni nemmeno nella zona dell’epicentro. Sulle strade abbiamo avuto alcuni distacchi di massi a seguito delle scosse in particolare nella zona dell’alta Umbria ma gli stiamo rimuovendo. C’è grande attenzione sulla viabilità e sulle scuole, abbiamo 140 milioni di euro per la ricostruzione e l’adeguamento sismico ed il miglioramento delle strutture scolastiche.
Dal 2016 com’è cambiata l’attenzione in merito a terremoti ed edilizia?
Ho vissuto il 2016 come sindaco della città di Assisi ed oggi lo vivo come sindaco e presidente della provincia un sisma di entità minore. Oggi viviamo con attenzione e con un grado di consapevolezza che è sempre crescente e devo dire che la differenza si nota di più rispetto al 1997 che ho vissuto come cittadina di Assisi e terremotata. Dal ’97 ad oggi c’è un grado di consapevolezza cresciuto in merito alla prevenzione, dobbiamo rilevare che la ricostruzione del ’97 è stata una ricostruzione che si fa valere alla prova del fuoco del sisma che purtroppo resta una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Bisogna lavorare sulla prevenzione, sulla giusta comunicazione e senza panico.
Qual è l’elemento nel futuro per contrastare i danni che può provocare un terremoto?
L’elemento più importante è l’informazione assieme alla prevenzione e alla formazione. Abbiamo lavorato bene nella ricostruzione del 1997 e stiamo lavorando ancor meglio perchè evolvono sia tecnologie che norme nella ricostruzione post-2016 e anche con risorse ingenti che vengono messe a disposizione dal governo per garantire una ricostruzione sicura, al passo con i tempi, ecosostenibile e innovativa. Possiamo aggiungere l’elemento della prevenzione che passa per la corretta formazione e informazione dei cittadini: spesso i casi di feriti durante si rilevano proprio perché nel panico ci si ferisce per situazioni anche evitabili. Formare la cittadinanza è essenziale, a partire dai più piccoli, per affrontare le situazioni di emergenza. L’ente perfettamente formato da solo non fa niente se non c’è una cittadinanza formata e partecipe. Riteniamo che la consapevolezza assieme alla formazione e alla corretta informazione che vada verso i cittadini possano contribuire a salvare le vite.