Tre persone, due delle quali minorenni, sono state arrestate dai carabinieri per un pestaggio a sfondo razziale avvenuto il 13 novembre 2022 su un autobus. La vittima è un bengalese. I reati contestati sono: rapina aggravata, lesioni personali commesse con finalità di discriminazione o odio razziale e interruzione di pubblico servizio. L’uomo senza motivo era stato dapprima offeso, poi picchiato ed infine derubato da un gruppo di tre ragazzi, tutti giovanissimi, che erano con lui sull’autobus N201. Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno spinto il gip e il tribunale per i minorenni a emettere tre ordinanze che dispongono la custodia cautelare in carcere per il maggiorenne (di 23 anni), la custodia in un istituto penale minorile per uno dei due minorenni (17enne) e la permanenza in casa per il secondo minorenne, sempre di 17 anni. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima, salita sull’autobus alla fermata “Zanardelli” intorno alle 2 di notte, al termine di una giornata di lavoro in un ristorante, si è seduta davanti ad alcuni ragazzi che dopo aver infastidito alcuni passeggeri hanno rivolto le loro attenzioni sullo straniero cominciando ad insultarlo con frasi offensive e denigratorie sulle sue origini. All’improvviso la vittima è stata raggiunta da uno sputo in faccia ed è stata colpita al volto con un pugno.
Arrestate tre persone per pestaggio bengalese a Roma
Alla fermata Aracoeli l’autista del mezzo si è visto costretto ad interrompere la corsa e ad aprire le porte per far scendere il gruppo di ragazzi violenti i quali però si sono trascinati anche la vittima, che hanno continuato a colpire a calci e pugni anche quando era caduta inerme a terra. Uno degli aggressori, non contento, ha rubato il cellulare al bengalese, prima di darsi alla fuga. I carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia dopo aver ascoltato la vittima, che soccorsa dal 118 ha riportato ferite guaribili in sette giorni, hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed acquisito le telecamere di videosorveglianza interne al bus attraverso cui è stato possibile ricostruire minuziosamente tutte le fasi dell’aggressione. Dal video sono stati estrapolati alcuni fotogrammi ritenuti utili per le indagini che hanno consentito in breve tempo di identificare i tre indagati. Agli arrestati, ai quali nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati la notte dell’aggressione nonché lo smartphone sottratto alla vittima, viene contestato di aver agito “con finalità di discriminazione e odio etnico, nazionale o religioso”. A casa di uno dei minorenni, inoltre, sono stati rinvenuti anche 18 grammi di hashish, alcuni di metadone e ketamina oltre a un bilancino di precisione.