Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 380 del conflitto. All’indomani del massiccio attacco aereo da parte di Mosca su tutta l’Ucraina, uno dei più violenti dall’inizio della guerra, nelle regioni ucraine di Poltava, Kharkiv e Dnipropetrovsk è stato lanciato l’allarme aereo durante la notte.
Secondo gli analisti americani dell’Institute for the Study of War (Isw) il bombardamento di ieri, giovedì 9 marzo, stimato come il più grande attacco aereo operato dalla Russia nel 2023, non ha provocato vantaggi concreti sul campo di battaglia. L’Isw parla persino di azione di propaganda. Mosca ha lanciato 84 missili su varie città ucraine, con un bilancio di almeno 11 morti e 22 feriti.
Il Cremlino ha probabilmente lanciato deliberatamente missili che il sistema di difesa aerea ucraino non può intercettare per ottenere risultati nello spazio informativo russo, nonostante la riduzione delle scorte di tali missili.
L’intelligence militare britannica fa inoltre notare che gli attacchi russi sono “meno frequenti” perché mancano le munizioni: la Russia necessita dunque di un intervallo di tempo più lungo per mettere insieme i proiettili necessari.
Guerra in Ucraina, la situazione a Bakhmut: “pausa tattica” dei mercenari di Wagner, regge la difesa ucraina
Proseguono i combattimenti nel territorio di Bakhmut, sotto un feroce assedio da settimane: i russi hanno preso il controllo di Dubove-Vasylivka e stanno avanzando lungo la linea di Dubovyi Yar. Il tentativo di Mosca di procedere oltre sembra al momento fallimentare, con il comando ucraino che mantiene una difesa costante, evitando che il fronte crolli.
“Pausa tattica” per il gruppo di mercenari di Wagner a Bakhmut, dopo le ingenti perdite in quella che si è rivelata la più feroce battaglia di tutta la guerra. L’Isw ritiene che Wagner stia aspettando l’arrivo di rinforzi di truppe russe convenzionali a cui cedere la prima linea.
L’arrivo di un numero maggiore di forze russe convenzionali nell’area potrebbe suggerire che le forze russe intendono controbilanciare il possibile culmine delle operazioni offensive di Wagner a Bakhmut con nuove truppe convenzionali.
A Kiev il 30% dei consumatori è senza riscaldamento. Ripristinate le forniture di elettricità e acqua
Dopo l’attacco missilistico di ieri si fa sentire la controffensiva dell’esercito di Kiev, concentratasi su siti e centri logistici sede di truppe e attrezzature dell’esercito russo in territorio ucraino. Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore ucraino, citato dai media locali, l’agguato ha avuto luogo ieri sera: tredici gli attacchi su più fronti.
L’aviazione ha colpito un complesso missilistico antiaereo, mentre le unità di artiglieria si sono concentrate su sei aree occupate dal personale militare russo, due centri logistici, tre depositi di munizioni, sei stazioni di controllo elettronico e due veicoli antiaerei in posizione di tiro.
Il 30% degli utenti di Kiev è oggi senza riscaldamento per via dei danni subiti dalle infrastrutture dopo il bombardamento di ieri. Lo riporta Ukrinform, citando l’amministrazione militare locale della capitale ucraina. Ripristinata l’erogazione di elettricità e di acqua. Secondo il capo dell’amministrazione locale Serhii Popko, la fornitura di riscaldamento è “in fase di recupero”, con i lavori di ripristino che “sono proseguiti per tutta la notte e continuano tuttora”.