Quando arriva l’indennità di accompagnamento ad aprile 2023? Chi riceve importo e aumento per accompagnamento. L’Ente nazionale della previdenza sociale provvede al pagamento delle prestazioni economiche assistenziali, tra cui anche dell’indennità di accompagnamento rilasciata per la non autosufficienza della persona disabile.
Indennità Accompagnamento aprile 2023
In linea generale, il pagamento INPS arriva il primo giorno bancabile del mese di aprile 2023.
L’INPS provvederà a rilasciare il pagamento sull’assegno di accompagnamento il 1° aprile 2023. Questa soluzione, viene indicata per il ritiro in contanti della prestazione.
Coloro, invece, che hanno predisposto l’accredito sul proprio conto corrente bancario o postale, Banco Posta, Postepay Evolution e libretti postali dovranno pazientare almeno fino al 3 aprile, prima di ricevere l’importo spettante.
Presumibilmente, le date del calendario INPS per il ritiro dell’indennità di accompagnamento presso gli uffici di Poste italiane, sono le seguenti, tra cui:
- sabato 1° aprile: cognomi dalla lettera A alla B;
- lunedì 3 aprile: cognomi dalla lettera C alla E;
- martedì 4 aprile: cognomi dalla lettera F alla I;
- mercoledì 5 aprile: cognomi dalla lettera L alla O;
- giovedì 6 aprile: cognomi dalla lettera P alla R;
- venerdì 7 aprile: cognomi dalla lettera S alla Z;
Indennità di accompagnamento 2023: requisiti e condizioni
L’indennità di accompagnamento, è una prestazione economica rilasciata dall’INPS previa autorizzazione della Commissione media ASL – INPS. A beneficiare del trattamento economico gli invalidi totali non autosufficienti e impossibilitati a deambulare senza l’assistenza continua di un accompagnatore.
L’assegno di accompagnamento viene regolamentata dalla legge n. 18/1980. Il trattamento non contiene la natura reversibile, per cui si cessa con la morte dell’intestatario della prestazione. L’Ente nazionale della previdenza sociale eroga il beneficio economico indipendentemente dall’età anagrafica o dalla presenza del reddito personale.
Alla luce di quest’ultima considerazione, si comprende che mentre il rilascio della pensione di invalidità è subordinato dalla presenza dei requisiti sanitari e reddituali. L’indennità di accompagnamento segue solo i requisiti sanitari, per cui se il reddito certificato ISEE dovesse risultare più alto del valore di 17.920 euro annui, si perde la pensione e si riceve solo l’indennità di accompagno.
Sono esclusi dall’erogazione dell’assegno di accompagnamento le persone invalide che rientrano in una delle seguenti condizioni, tra cui:
- presenza di un ricovero presso in istituto in forma gratuita per un lasso di tempo maggiore di 30 giorni;
- risultano percettori di altra forma di sussidio correlata all’invalidità.
Aumenti e aggiornamenti dell’indennità di accompagnamento aprile 2023
Per il 2023 sono stati aggiornati gli importi relativi all’indennità di accompagnamento nella misura del 7,3 per cento. L’importo dell’assegno corrisponde a 527,16 euro mensili, erogate per un totale complessivo di 12 mensilità, per un importo totale annuo pari a 6.325,92 euro. Non ammessa la tredicesima mensilità.
Inoltre, l’assegno di accompagno non può essere portato in cumulo con altre tipologie di trattamenti aventi la stessa natura, come ad esempio invalidità di lavoro, indennità di frequenza e così via.
L’Ente previdenziale ammette il cumulo con altre forme di prestazioni economiche assistenziali, come ad esempio la pensione di civile, la pensione di inabilità la pensione diretta e indiretta.
Come e quando fare la domanda per l’accompagno?
L’indennità di accompagno, è una prestazione assistenziale riconosciuta a domanda. Da prassi l’avente diritto deve presenta richiesta attraverso il proprio medico curante che presenta un certificato introduttivo della patologia. La domanda dovrà essere presentata con il codice identificativo entro un massimo di 90 giorno dalla presentazione della prima richiesta.
La visita presso la Commissione medico ASL – INPS, per la verifica dei requisiti sanitari che determinino il rilascio del beneficio, sarà comunicata a mezzo a.r.
In seguito, la Commissione medica nel verbale indicherà la presenza delle condizioni che permettono di ottenere l’indennità di accompagnamento.