Walter Biot oggi: è arrivata la condanna. 30 anni dal Tribunale militare. Con l’accusa di aver ceduto notizie e documenti di massima segretezza ad un funzionario dell’ambasciata russa, l’ufficiale di Marina è stato condannato dal Tribunale militare di Roma.
Scopriamo insieme tutti i dettagli del caso e delle notizie riguardo Biot, di cui abbiamo parlato sempre qui, su Tag24.
Walter Biot oggi: la condanna dopo le accuse del 2021
30 anni di condanna dal Tribunale Militare per Walter Biot. L’accusa è stata molto chiara nei riguardi dell’ufficiale di Marina. Era stato arrestato e colto in flagrante dai carabinieri del Ros in un parcheggio, esattamente il 30 marzo 2021. Aveva portato una serie di documenti segretissimi per ottenere cinquemila euro.
Durante il processo sotto la supervisione dei giudici, alcuni dei testimoni presenti hanno raccontato che le diverse informazioni erano sulla lotta all’Isis. Altri documenti, invece, presentavano i punti critici e dell’Alleanza Nato, in particolare nell’ambito navale.
Pare che questi punti problematici, in seguito, sarebbero emersi nel periodo di crisi in Ucraina e durante l’invasione russa.
I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche.
Nei riguardi di Walter Biot sono state avanzate diverse fattispecie di tipo giuridico: la rivelazione di particolari segreti militari con lo scopo di spionaggio, il procacciamento di avvenimenti, informazioni e segrete (sempre a scopo di spionaggio), l’aver fatto delle fotografie per gli stessi scopi, il procacciamento e la rivelazione di notizie di tipo riservato, oltreché comunicazioni all’estero di notizie non riservate e non segrete.
La procura aveva richiesto per Biot la condanna all’ergastolo.
Walter Biot: cosa è successo veramente
Secondo la ricostruzione della dinamica avvenuta durante la requisitoria ad opera del pm, Walter Biot avrebbe fotografato dallo schermo del suo pc dell’ufficio alcuni file riservati. In particolare, riguardo ai documenti diffusi da Biot, “si apprende […] che alla luce degli accertamenti effettuati dal Ros, si trattava di 47 notizie ‘Nato secret’, 57 ‘Nato confidential’ e 9 con classifica ‘riservatissimo”, come scrive la cassazione, avallando l’accusa, che aveva evidenziato con forza il grave crimine di cui Biot si era macchiato: “Biot ha fatto commercio di documenti segreti [e ha mostrato] elevato grado infedeltà e la capacità criminale, ma anche il triste tornaconto venale. L’astuzia con la quale voleva dissimulare la sua azione. Quella del 30 marzo del 2021 è stata solo quella scoperta, ma possono essercene state altre.”
Ed, in effetti, era risultato dalle telecamere che Biot aveva estratto il cellulare e aveva fatto le foto ad alcuni documenti: aveva presto estratto la sim dallo smartphone e l’aveva inserita all’interno di una scatola di medicinali, insieme al telefono stesso.
Così, l’ufficiale Zearo spiega, del resto, quello che è successo: “il capitano di fregata Biot tirò fuori un cellulare da una scatola di fazzoletti e effettuò alcune foto dalla sua postazione al computer. Lo faceva quando era da solo. Biot maneggiava cose che avevano la targa di riservatezza dello stato maggiore della Difesa. A quel punto pensò che fosse il caso di avvisare le forze dell’ordine. Non c’è alcun dubbio, a nostro avviso, che si possa parlare di flagranza di reato.”
Cosa dice la difesa
E’ intervenuto l’avvocato difensore Roberto De Vita, che si è espresso in merito alle accuse e alla condanna per l’imputato, affermando: “Biot non ha avuto possibilità di difendersi.”
Le sue parole decise fanno appello ad una battaglia da dover combattere per ottenere una vera e proprie reintegrazione in Marina a favore di Biot. Infatti dichiara:
“Non è un processo normale quello che trattiamo. Continueremo questa battaglia fino a quando Walter Biot non verrà reintegrato con onore nella Marina Militare. La sentenza è attesa in serata”.
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