L’evasione fiscale in Italia rappresenta sicuramente una piaga da debellare, ma la strada intrapresa è quella giusta. Lo comunica Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale si definisce “orgoglioso” per il lavoro compiuto dal Fisco nel 2022: recuperata la cifra record di 20,2 miliardi di euro “che sarà interamente restituita alla collettività”.
L’occasione è stata l’audizione alla Camera dei Deputati avvenuta questa mattina. La stragrande maggioranza dei crediti riscossi (circa 19 miliardi) è di tipo “ordinario”, dunque legata ad attività regolari di controllo, il restante miliardo abbondante deriva invece da attività straordinarie.
Di seguito la divisione del recupero “ordinario”: 10,9 miliardi da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo, 3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi da cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Evasione fiscale ma non solo, tutti i dati dell’Agenzia delle Entrate
Oltre ai numeri sull’evasione fiscale in Italia, il report del Fisco ha permesso anche al viceministro all’Economia, Maurizio Leo, di parlare delle cartelle esattoriali e del tema della mancata riscossione. Il braccio destro di Giancarlo Giorgetti ha parlato di 1.150 miliardi di magazzino cartelle, definendola “cifra spaventosa che va assolutamente smaltita”.
Sullo stralcio delle cartelle esattoriali, Leo quantifica in 600mila domande il numero di richieste di rottamazione giunte online tramite i canali del Fisco. Il lungo elenco di numeri che illustrano l’attività dell’Agenzia delle Entrate prosegue con gli interpelli (ossia le richieste di chiarimento, circa 18mila), l’assistenza fornita alle imprese (2.500 posti di lavoro e investimenti pluriennali per oltre 10 miliardi). Lo scorso anno inoltre sono state ammesse al regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance tra Fisco e agenzia sulle questioni tributarie) 15 società ulteriori, portando così il numero complessivo a 92.
Ultimo capitolo dedicato ai rimborsi erogati a imprese e famiglie: in totale 20 miliardi di euro, di cui 17 a favore delle imprese, che elevano la spesa del triennio 2020-2022 a 58,8 miliardi di euro accreditati, a cui vanno sommati i 25,3 miliardi a fondo perduto legati alla pandemia da coronavirus.