Attacco pesantissimo condito da una svastica a Viterbo contro Elly Schlein. Subito tutto l’arco parlamentare ha manifestato solidarietà per un atto che ancora non è stato rivendicato.

Svastica contro Elly Schlein: choc a Viterbo

Schlein la tua faccia è già un macabro destino

I primi a dare notizia dell’accaduto la segretaria provinciale Pd Manuela Benedetti, il segretario dei giovani democratici Francesco Boscheri, la segreteria di circolo Patrizia Prosperi e il presidente dell’assemblea provinciale Pd Alessandro Mazzoli, che in una nota ribadisconi:

La nostra comunità respinge con forza queste intimidazioni e queste minacce che non possono certo essere equivocate. Sono minacce squadriste con un evidente richiamo al nazismo. Noi non abbiamo mai sottovalutato e non sottovalutiamo queste manifestazioni di odio e intolleranza e sarebbe bene che nessun altro le sottovalutasse perché non sono ragazzate. Purtroppo è una triste e pericolosa realtà che va combattuta per difendere la democrazia e la convivenza civile. Soltanto pochi giorni fa, a Firenze, si è tenuta una grande manifestazione popolare cui hanno partecipato oltre 40.000 persone in risposta ad un pestaggio squadrista avvenuto davanti ad una scuola. Elly Schlein era lì e noi siamo orgogliosi che fosse lì. Dalla parte di chi non dimentica e di chi non si gira dall’altra parte.

Come ha confermato anche la sindaca della città di Viterbo Chiara Frontini, la scritta è già stata prontamente cancellata.

Solidarietà a Elly Schlein

Tante le manifestazioni di vicinanza alla segretaria del Pd Elly Schlein per la svastica a Viterbo, compresa quella del presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter dedica un pensiero alla segretaria Dem

Senza poi voler citare gli esponenti della maggioranza, come Maurizio Lupi, e dell’opposizione come Laura Boldrini

Anche dai Dem tante le voci al fianco di Elly Schlein

Un pensiero alla Schlein e alla svastica apparsa a Viterbo anche dalla Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello