All’ATP di Indian Wells non ci sarà Novak Djokovic e per Jannik Sinner e soci sarà l’occasione per rincorrere la prima posizione nel ranking, accorciando sul tennista serbo. Per quanto riguarda Sinner, l’altoatesino ha parlato alla vigilia del suo esordio sul campo mostrandosi fiducioso per il percorso fatto finora:
Sono piuttosto contento di queste settimane, in particolare per ciò che sono riuscito a dimostrare in Olanda. Dopo Montpellier ho avvertito di riuscire ad alzare ulteriormente il mio livello. E tutte queste vittorie mi hanno dato un grosso carico di fiducia. A che punto è della sua crescita? Posso migliorare e raggiungere livelli sempre più alti. Ammetto di aver giocato particolarmente bene durante i tornei indoor in Europa, sono contento del livello che sto esprimendo. Ora però bisogna continuare a spingere nei tornei statunitensi, a partire da Indian Wells.
Indian Wells, Jannik Sinner racconta il percorso con il suo allenatore
Continuando nella sua intervista al Media Day, Sinner ha poi spiegato ancora una volta il rapporto che lo lega con il suo allenatore Vagnozzi e col supercoach Darren Cahill:
Simone mi piace molto. Ho la fortuna di avere un buon rapporto con lui, non solo legato al tennis. Ed è un aspetto fondamentale visto che passiamo mesi e mesi di fila assieme in giro per il mondo. Ho un enorme rispetto per Darren perché ci propone idee nuove e intelligenti per la mia preparazione. È una grande gioia averlo con noi. Anche con lui il legame è forte, mi tranquillizza la sua presenza.
Infine, un pensiero più spinto che guarda ai sogni futuri e alle speranze dell’altoatesino nel corso della sua carriera nel mondo del tennis:
Mi piacerebbe tanto arrivare alla posizione numero uno del ranking. È il sogno di ogni giocatore e la meta per cui mi impegno quotidianamente. Devo concentrarmi perché quello è il mio obiettivo. Poi vedremo cosa accadrà. Sono poi grato e onorato di giocare per il mio paese, indossare questa maglia è un sentimento unico. C’è tanta passione all’interno del team. E tutti danno il 110%. Alzare in cielo la Davis sarebbe un sogno