Dove comincia e dove finisce la Costiera Amalfitana? Inclusa nella World Heritage List UNESCO in quanto perfetto esempio di paesaggio mediterraneo, la Costiera Amalfitana è composta non solo da località celebri a livello internazionale come Amalfi e Positano, ma anche da piccoli borghi dall’atmosfera antica.
Dove comincia e dove finisce la Costiera Amalfitana?
La Costiera Amalfitana geograficamente parte da Punta Campanella sviluppandosi lungo la costa sud della Penisola Sorrentina fino ad arrivare a Vietri sul Mare. Si trova circa 50 chilometri a sud da Napoli, a nord della costa del Cilento. All’estremità orientale si trova la città di Salerno.
In tutto, i comuni della Costiera Amalfitana sono 13: Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.
La Costiera si estende per circa 55 km da Vietri sul Mare (ad est ) a Positano (estremo ovest).
Nell’ordine da est verso ovest i paesi della costiera:
- Vietri sul mare
- Cetara
- Maiori
- Tramonti
- Minori
- Atrani
- Ravello
- Scala
- Amalfi
- Conca dei marini
- Furore
- Praiano
- Positano
Storia e leggenda
Secondo la tradizione Ercole, il dio pagano della forza, amava una ninfa di nome Amalfi: ma il suo amore ebbe breve vita. Ella si spense ed Ercole la seppellì nel posto più bello del mondo e per immortalarla ne diede il nome alla città da lui ivi costruita.
Per la storia invece fu fondata dopo la morte di Costantino, trae le sue origini da famiglie romane che, imbarcate per Costantinopoli, furono travolte dalla tempesta nel golfo di Policastro. Vi avrebbero fondato una «Melphes» l’attuale Melfi, poi trasferitisi più a nord, avrebbero preso dimora nell’attuale Amalfi, fondandola col nome di «A-Melphes».
L’antichità classica ha visto nella Costiera Amalfitana una frequentazione da parte di nobili che scelsero la Costiera per costruire ville per gli ozi della villeggiatura o da parte di abitanti di grandi città vicine per sfruttare le risorse agricole e boschive della parte collinare e montuosa. Essa è diventata protagonista della storia del Mediterraneo medievale grazie al ruolo di forte potenza commerciale rivestito da Amalfi a partire dall’839 d.C., anno della proclamazione della Repubblica Marinara.
Il Medioevo ha aperto questa zona alle influenze dell’Oriente mediterraneo grazie ai commerci che Amalfi e tutte le terre del Ducato, che si estendeva da Vietri sul Mare all’isola di Capri, intrattenevano con i porti bizantini. La storia successiva ha visto l’infeudazione dell’area da parte di famiglie del patriziato italiano che hanno operato da grandi mecenati sul territorio. Il passaggio dal feudalesimo ai comuni si deve ad un grande gesto di amore per la propria terra da parte degli abitanti, che riscattarono la Costiera a peso d’oro.
Il mito delle sirene
In questo lembo di terra sospeso tra il cielo e il mare è nato uno dei miti più famosi di tutti i tempi, che ha ispirato perfino il sommo poeta Omero. Secondo la leggenda, la costiera, più precisamente, Punta Campanella ospitava tre fanciulle, o meglio, tre figure mitologiche: Leucosia, Partenope e Ligea che, approfittando della vista spettacolare che offre quel punto preciso della costa, si divertivano ad ammaliare i naviganti con il loro canto fino a far schiantare le loro navi contro le rocce. Nasce così il mito delle Sirene che ha ribattezzato la costiera come “Terra delle Sirene”.