In Spagna 3 lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati a 900 metri di profondità in un incidente, questo Giovedì mattina, all’interno di una miniera di cloruro di potassio a Súria, comune spagnolo di Barcellona a causa di una frana.
Fonti della squadra di intervento poco dopo il loro arrivo hanno purtroppo confermato la morte delle 3 persone: un geologo, un meccanico delle rocce e, probabilmente, un topografo, uno dei quali con contratto di tirocinio. Le squadre di emergenza hanno ricevuto l’avviso intorno alle ore 8:53 di oggi 9 Marzo 2023 e hanno subito attivato 8 equipaggi di soccorso ed un elicottero, che si sono coordinati contro il tempo per soccorrere i lavoratori coinvolti nell’incidente che stavano effettuando delle prospezioni all’interno della miniera per fare ulteriori progressi.
Le operazioni per recuperare i corpi delle vittime sono ancora in corso e stanno partecipando anche i Mossos d’Esquadra e il Sistema d’Emergències Mèdiques (SEM).
Due delle vittime erano studenti di un master presso l’Università Politecnica della Catalogna (UPC) a Manresa, secondo quanto emerge dei primi rapporti, notizia poi confermata su Twitter dal rettore dell’ateneo.
Spagna frana in una miniera di potassio: aperta un’inchiesta
“Ci sono difficoltà ad accedere all’area dove si trovano i lavoratori per la necessità di mettere in sicurezza il posto”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Joan Ignasi Elena (ERC) accors sul luogo dlel’incidente. “La situazione ci fa temere il peggio, non possiamo fornire ulteriori informazioni”, ha concluso il ministro.
Il resto dei lavoratori è stato evacuato dalla miniera e nessun altro è rimasto all’interno, ad eccezione delle squadre di soccorso che stanno perlustrando la zona per cercare di metterla in totale sicurezza.
Il ministro delle Imprese e del Lavoro, Roger Torrent, ha indicato che l’azienda ha superato tutti i controlli periodici che si effettuano per monitorare la sicurezza, l’ultimo controllo è avvenuto proprio lo scorso Febbraio, senza che sia stato aperto alcun fascicolo.
Dopo l’incidente di oggi però, il Dipartimento ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto e nei prossimi giorni dovrà fare luce su questo fatale incidente.
Domingo Luján è il padre di un operaio della miniera, “questa mattina ho avuto il più grosso spavento della mia vita fino a quando non sono riuscito a contattare mio figlio”, ha raccontato, molto colpito al cancello della miniera.
Javier appartiene alla squadra di soccorso ed è stato mobilitato per raggiungere le vittime. “Va a vedere i suoi compagni morti. Chiedo solo all’azienda di migliorare la sicurezza perché questa miniera alimenta mezza regione”, ha concluso l’uomo.
La notizia della vicenda mineraria ha fatto irruzione in Parlamento durante la seduta di controllo con il presidente del Governo. Pere Aragonès ha parlato di “tragico incidente” e ha indicato che la Generalitat si coordina con i servizi di supporto della compagnia stessa per fornire assistenza alle famiglie delle persone colpite.
Altri incidenti negli scorsi anni
Non è la prima volta che si verifica un incidente mortale nelle miniere gestite dall’ex Iberpotash. Nel 2020 due operai erano morti in incidenti diversi avvenuti a distanza di un mese, nel 2015 è morto un giovane operaio e nel 2013 si è verificata la più grande tragedia fino ad oggi, quando una frana dal tetto di una galleria ha schiacciato due minatori.
Súria, il comune colpito oggi dalla tragedia della miniera è abitato da poco più di 5.000 abitanti e dista circa 70 chilometri da Barcellona. La miniera nel comune in cui opera ICL Iberia è l’ultima scappatoia dell’attività mineraria che attualmente rimane in Catalogna. L’estrazione mineraria è la principale attività economica della zona ed è specializzata nell’estrazione di cloruro di potassio per la produzione di fertilizzanti.
Due anni fa, la società, filiale di un gruppo israeliano, aveva completato i lavori su un progetto faraonico, la cui costruzione è durata 9 anni, per abilitare una rampa che si addentra per 5,2 chilometri all’interno della montagna. L’obiettivo di questa azione era raddoppiare la capacità di estrazione di materiale dal sottosuolo, in modo da concentrare l’attività e chiudere il pozzo nel vicino comune di Sallent.