Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, parla di immigrazione e lancia un monito alla politica: “occorre che siano superate le divisioni ideologiche di parte che non permettono di rispondere in modo efficace al fenomeno”. Le polemiche strumentali tra destra e sinistra degli ultimi giorni riflettono infatti uno schema già visto negli scorsi decenni che non ha portato a nessun risultato. Secondo il coordinatore di Alternativa Popolare, invece, la politica dovrebbe tenere conto delle diverse variabili che incidono sul fenomeno, rinunciando al pregiudizio per dare risposte equilibrate e pragmatiche.

Stefano Bandecchi: “sul tema dell’immigrazione occorre capire che i migranti sono una risorsa”

Sul tema dell’immigrazione Bandecchi sottolinea come l’assenza di visione – italiana ed europea – non possa essere più tollerata. Di fronte a un fenomeno così complesso, infatti, occorrono politiche di lungo respiro:

Serve una programmazione trentennale. Bisogna capire che i migranti sono una risorsa per il Paese: con grande umiltà decidono di fare dei lavori che molti cittadini italiani non vogliono fare più e che invece servono; aiutano, inoltre, a contrastare la grave denatalità che sta colpendo sempre più l’Italia. La situazione dell’immigrazione attualmente è ingestibile ed è necessario cambiare tutta la politica dei flussi migratori nel Mediterraneo unitamente all’Europa. Speculazioni sulle tragedie poi non servono in un momento tanto critico e sofferente. Quello dell’immigrazione irregolare è un serio problema e non solo per il nostro Paese, bensì per l’Europa intera; occorre che l’Ue sia unita e risponda con coesione e determinazione

Relativamente alla legge Bossi-Fini, la posizione del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare è altrettanto chiara:

La Bossi-Fini deve essere indubbiamente rivista. Ha ragione Fini quando, con onestà intellettuale, ammette che lo scenario delle migrazioni è oggi totalmente cambiato. Oltre alle persone che scappano da guerre e privazioni, dobbiamo ricordare che sempre più migranti fuggiranno dalle loro terre di origine a causa degli effetti del cambiamento climatico. Una politica lungimirante deve tenere conto di uno scenario in cui sempre più persone scapperanno per via degli effetti dei sempre più frequenti eventi ambientali estremi.
Immaginare una politica fatta solo di chiusure, blocchi e respingimenti sarebbe un errore clamoroso.

La gravità della situazione impone, inoltre, una piena assunzione di responsabilità della politica. Secondo Bandecchi non è più il momento di implementare soluzioni basate solamente su pregiudizi ideologici:

Continuare con le speculazioni e con le accuse di parte non serve, occorre che tutte le forze politiche si mettano al lavoro elaborando una risposta non ideologica che faccia i conti con la realtà dei fatti.  Si deve ragionare, programmare e gestire il fenomeno con umanità, pragmatismo e equilibrio per evitare altre tragedia come quella di Cutro, lavorando con gli Stati di partenza per perseguire i trafficanti.