Il tema energia torna a essere al centro del dibattito nell’Ue, con alcuni veti che arrivano nei rapporti tra Bruxelles e Mosca. Per quanto riguarda la gestione del gas arriva le parole da parte della commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, in audizione alla commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo, insieme al Direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, Fatih Birol. In una sorta di dichiarazione congiunta sia Simson sia Birol toccano lo stesso argomento, coinvolgendo i contratti Gnl che proprio l’Europa, nel corso degli anni, ha stipulato con la Russia.
“L’anno scorso abbiamo ricevuto circa 20 miliardi di metri cubi di Gnl russo. Penso che possiamo e dobbiamo liberarci completamente del gas russo il prima possibile, sempre tenendo presente la nostra sicurezza di approvvigionamento. Incoraggio tutti gli Stati membri e tutte le aziende a smettere di acquistare il Gnl russo e a non firmare nuovi contratti con la Russia una volta scaduti quelli esistenti”.
Tra i principali obiettivi c’è quello legato ai dialoghi intercorrenti a livello contrattuale sulla gestione del gas, come affermato proprio da Kadri Simson: “Vedo in alcuni leader un po’ troppa sicurezza rispetto ai risultati ottenuti e da qui nasce la mia preoccupazione che riguarda il fatto che il prossimo inverno potrebbe essere più difficile di quello passato per tre ragioni principali”. Il non rinnovo, dunque, comporta al prosieguo dell’interruzione dei dialoghi tra Russia e Europa.
Energia in Ue: “Impegnarsi a non rinnovare i contratti”
Senza alcun rinnovo, dunque, l’Ue si impegna a bloccare i rapporti intercorrenti con la Russia sotto il profilo dell’energia. Per quanto riguarda il prossimo obiettivo, alla luce di ciò, l’Europa vuole “impegnarsi a non rinnovare i contratti esistenti con la Russia è il modo migliore per dare una garanzia a lungo termine ai nostri partner affidabili che la domanda significativa rimarrà”, ha precisato Simson. “Porteremo avanti ed estenderemo i nostri sforzi per la diversificazione nel mondo e per garantire forniture affidabili all’Europa”, ha evidenziato la commissaria”.
Dal punto di vista della diminuzione dei consumi, “proporrò agli Stati membri di prolungare la riduzione volontaria della domanda del 15% fino al prossimo anno. Questo metodo ha funzionato bene ed è la migliore garanzia per raggiungere un livello adeguato di stoccaggio entro novembre”, ha aggiunto ancora Simson.