Regalare un uovo di cioccolato durante le festività pasquali è ormai una tradizione, ecco, dunque, chi ha inventato l’uovo di Pasqua e qual è la sua storia. In molti sapranno che l’uovo aveva già assunto un forte valore simbolico nelle culture antiche. Con l’avvento del Cristianesimo poi, questa tradizione assunse un nuovo significato.
Ecco tutti i dettagli e le curiosità.
Chi ha inventato l’uovo di Pasqua e perché?
L’uovo di Pasqua, definito anche uovo pasquale, è un uovo decorato contenente al suo interno un dono, che viene generalmente regalato in occasione della Pasqua.
Secondo quanto è stato tramandato fino a noi, pare che, l’invenzione dell’uovo di Pasqua sia da ricondurre al Re Sole, Luigi XIV di Borbone. Si tratta di uno dei regnanti più famosi della storia, colui che regalò al mondo la reggia di Versailles. Sulla sua passione enogastronomica ruotano molte leggende ma fra queste vi è la certezza che fu proprio lui il primo a richiedere la realizzazione di un uovo di cacao al suo chocolatier di corte all’inizio del Settecento, per la festività pasquale.
In realtà, Luigi XIV fu il primo ad avere l’idea di scolpire la forma dell’uovo nel cioccolato, tuttavia, l’usanza di regalare le uova a Pasqua è ancora più antica.
Già nell’epoca del Medioevo era usanza comune scambiarsi delle uova decorate e, in particolare, regalarle alla servitù, invece, la tradizione secondo cui veniva regalato un uovo durante le festività pasquali sorse probabilmente in Germania. In occasione di questa ricorrenza, infatti, venivano donate delle semplici uova.
Fu sempre nel Medioevo che si diffuse una nuova tradizione, quella di creare delle uova artificiali e di rivestirle con materiali preziosi, quali, argento, platino e oro, da donare a nobili e aristocratici. Tra il 1272 e il 1307, Edoardo I, Re d’Inghilterra commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d’oro da donare in occasione della Pasqua.
L’uovo decorato nacque da un’idea dell’orafo Peter Carl Fabergé quando, nel 1883, venne incaricato dallo zar di preparare un dono speciale per la zarina Maria. Fu in quell’occasione che l’orafo creò il primo uovo Fabergé. Si trattava di un uovo di platino smaltato di bianco e contenente al suo interno un ulteriore uovo in oro. Quest’ultimo conteneva a sua volta due doni, ovvero, una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro. L’ideazione del primo uovo Fabergé oltre ad acquisire una fama straordinaria, contribuì anche a diffondere la tradizione del dono all’interno dell’uovo.
Attualmente, l’uovo di Pasqua più diffuso è il classico uovo di cioccolato contente al suo interno una sorpresa.
Perché a Pasqua si regalano le uova di cioccolato? Ecco cosa simboleggiano
Come già spiegato, dunque, la tradizione di regalare delle uova di cioccolato a Pasqua ha delle origini molto antiche, ma ecco qual è il suo significato.
Nell’Antichità, l’uovo veniva considerato come un oggetto sacro e dal forte significato evocativo, in quanto custode di una nuova vita. Per i Persiani, lo scambio delle uova di gallina era visto come un gesto di buon auspicio per l’inizio della primavera. Le popolazioni egizie, greche e romane, invece, usavano sotterrare nei campi da coltivare delle uova dipinte di rosso, come una sorta di rituale per sperare in un buon raccolto.
Con l’avvento del cristianesimo, poi, nel mondo occidentale il tradizionale scambio di uova venne associato alla sacra festività della Pasqua come modo per celebrare la rinascita di Gesù Cristo e come simbolo di resurrezione e speranza nella vita eterna.
Il Cristianesimo, dunque, assorbe le tradizioni precedenti e le reinterpreta in una nuova prospettiva, secondo la quale, l’uovo che una volta era associato all’arrivo della primavera che ritorna a far fiorire il mondo, ora diventa il simbolo della Resurrezione del Cristo.