Perché viene sospesa la pensione di invalidità? Come Riattivare la pensione sospesa? Quando si perde il diritto alla pensione di invalidità?
La pensione di invalidità, è un trattamento economico assistenziale rilasciato dall’Ente nazionale della previdenza sociale sulla base dei requisiti sanitari e reddituali. Se mancano i criteri previsti dalla normativa vigente l’INPS può procedere con la sospensione, revoca o rigetto della richiesta.
In questo articolo analizzeremo le domande e risposte più frequenti sulla pensione di invalidità, soprattutto, sulle condizioni che determinano la sospensione d’ufficio e su come fare per riattivarla rapidamente.
Pensione invalidità sospesa d’ufficio: ecco chi rischia
I motivi che possono portare l’Ente di previdenza nell’attivare la sospensione d’ufficio della pensione di invalidità possono essere davvero molti. Sicuramente, i più comuni sono riconducibili alla perdita del requisito sanitario o per la non presentazione del regolare controllo medico ASL – INPS per la continuità della prestazione economica assistenziale.
Per quanto riguarda la reiezione, ovvero il rifiuto della richiesta di invalidità civile avviene nel momento in cui l’INPS constata la non presenza dei requisiti sanitari e reddituali previsti dalla normativa vigente.
Infine, se la pensione di invalidità viene revocata, si verifica con la perdita transitoria dei requisiti economici.
In ogni caso, il richiedente può avviare la richiesta dell’aggiornamento delle condizioni, ripristinando lo stato della prestazione.
Come e quando è possibile riattivare la pensione di invalidità sospesa dall’INPS?
Come accennato sopra la pensione di invalidità può essere sospesa d’ufficio quando viene meno il requisito sanitario ed economico.
Il trattamento economico assistenziale si ottiene in presenza di un’accertata invalidità lavorativa nella misura del 100 per cento e a fronte di un reddito personale entro i limiti disposti dalla normativa, ad esempio nel 2023 la soglia reddituale personale prevista per il rilascio del beneficio corrisponde al valore uguale o inferiore a 17.920,00 euro annui.
Per la presenza delle variazioni economiche nel corso dell’anno, l’INPS attiva la sospensione della pensione di invalidità.
In questi casi, l’Ente nazionale della previdenza sociale non revoca il beneficio all’avente diritto, ma semplicemente, sospende temporaneamente la prestazione permettendo il reintegro della posizione. Se, viene accertato il superamento del requisito economico nella fase di sospensione temporanea, scatta la revoca dal beneficio.
In sostanza, l’INPS attivando la sospensione temporanea della pensione di invalidità permette la ricostruzione della situazione attraverso il Modello AP93. A questo modello dovrà essere allegato il verbale della commissione medica dell’ASL.
L’Ente nazionale della previdenza sociale, in possesso di tale documentazione avvierà l’accredito regolare della pensione, con decorrenza dal mese successivo a quello di presentazione della richiesta di ricostruzione.
Se salta il rinnovo della visita medica ASL – INPS, cosa succede?
La Commissione medica ASL – INPS nel riconoscere l’invalidità stabilisce anche la frequenza dei controlli successivi per la verifica della persistenza dei requisiti sanitari – economici.
Si tratta di controlli programmati in giorno, date e ora prefissati gestiti a mezzo raccomanda a.r.
Se salta la visita di controllo, quindi, se non ti presenti alla visita di controllo nel giorno prestabilito, la Commissione procede a emettere un verbale di sospensione cautelativa della pensione di invalidità, così come indicato dall’INPS nel messaggio n. 1835 del 6 maggio 2022.
L’Ente di previdenza, se subentra questa condizione, procede alla sospensione del trattamento con decorrenza dal giorno seguente alla data del verbale redatto dalla Commissione medica ASL. Mentre, procede al blocco dal mese seguente al procedimento di sospensione.
A ogni modo, si tratta di un provvedimento cautelativo, per cui è sempre possibile spiegare le motivazione dell’assenza alla visita di controllo e riprogrammare il rinnovo in altra data. Si ricorda, che dalla comunicazione di sospensione si dispongono di 90 giorno per l’esibizione della motivazione legata all’assenza.
Solo dopo la verifica dei requisiti sanitari operata dalla Commissione medica ASL, l’Ente dispone lo sblocco della pensione di invalidità.