Chi è invalido può prendere Mia? Chi prende la 104 può avere la Mia per il Reddito di cittadinanza? Che percentuale di invalidità bisogna avere per avere diritto alla Mia per Rdc? Il governo italiano lavora sul nuovo ammortizzatore sociale, la nuova Misura di Inclusione Attiva, dovrebbe chiamarsi Mia. Non è certamente la prima volta che parliamo dell‘ingresso nel 2024 di un nuovo sussidio per contrastare la povertà sociale.

Molto presto i percettori del Rdc dovranno dire addio alla misura per abbracciare un’altra forma di sussidio. Nelle ultime settimane sono state promosse tante opzioni per sostituire il sussidio, sicuramente, Mia sembra la misura che più si avvicina ai canoni previsti dal governo Meloni. Vediamo insieme i dettagli principali, ma soprattutto, le indicazioni per le persone disabili.

Mia per l’Rdc ai disabili 2023

I requisiti per l’accesso alla misura Mia sono uguali per tutti, ma potrebbe cambiare alcune condizioni. A ogni modo, il governo italiano ha chiarito che la presenza di un nuovo ammortizzatore sociale non limiterà il campo di accesso alle persone affette da disabilità, gli inoccupabili per la presenza di minori e over 60.

Per il momento, la misura Mia è il frutto di indiscrezioni diramate da una nota del Ministero del Lavoro. Si tratterebbe di una misura al vaglio del Consiglio dei Ministri ancora nella prima fase di esplorazione dei requisiti, condizioni e impatto sociale.

Secondo numerosi esperti, nella misura Mia per Rdc sarà previsto un quadro per le persone disabili associate a due categorie di aventi diritto, quali:

  • famiglie in difficoltà economica prive di persone ritenute “occupabili”, con figli minori, over 60 o disabili;
  • famiglie composte da membri occupabili con membri rientrati tra 18 e 60 anni di età.

In buona sostanza, i criteri principali della misura Mia dovrebbe combaciare con le nuove disposizioni previste per il Reddito di cittadinanza, la cui erogazione per il 2023 corrisponde a sette mensilità.

Molto probabilmente, alla scadenza del Rdc i percettori potrebbero presentare la richiesta per l’erogazione della Mia. In teoria, la domanda potrà essere presentata a partire dal 1° settembre 2023.

Purtroppo, sebbene, la misura apparentemente contiene i criteri principali del Rdc, non è la stessa misura. Infatti, la durata dell’ammortizzatore sociale è decisamente inferiore alle sette mensilità, anche l‘importo sarà ridotto e potranno richiedere il beneficio economico le famiglie senza membri occupabili.

Che percentuale di invalidità bisogna avere per non perdere la Mia?

Non sappiamo tutti i requisiti previsti per le persone disabili, purtroppo, non sono stati ufficializzati i parametri principali per l’accesso alla misura. Sicuramente, dalla prime indiscrezione è possibile stilare un quadro riassuntivo della nuova misura ponendo in rilievo le prime differenze con il Reddito di cittadinanza. Si tratta, di un quadro presumibile della misura che porterà a consumo il Rdc.

Per ora, sappiamo che le famiglie a basso reddito senza il reinserimento nel mondo del lavoro, ricevono le mensilità spettanti del sussidio Mia. L’importo del sussidio si modifica in ragione del numero dei membri familiari, per cui una persona potrebbe ricevere un accredito fino a 500 euro mensili, valore simile al Rdc.

Mancano ancora i dettagli operativi circa la quota generata per il canone di locazione. Per ora, ricordiamo che il sussidio di Stato prevede un contributo mensili fino a 280 euro. È possibile che per Mia i valori rilasciati per l’affitto combaciano quelli del Rdc.

Sicuramente, gli occupabili saranno messi nelle condizioni di lavorare, ricevendo una soglia minima e limitata nel tempo a circa un anno. Per questo, si parla di un sussidio del valore ridotto all’importo di 375 euro mensili.

Il discorso cambierà totalmente per le persone disabili e non occupabili, anche con la Mia sarà mantenuta la continuità nell’erogazione del sussidio per 18 mensilità, così come avviene per il Rdc.

Come funziona Mia per Rdc per gli invalidi civili?

La nuova misura Mia non sarà erogata a vita, ma sarà rimodulata in funzione del fattore “temporale” anche per le persone disabili e gli occupabili. Infatti, si parla di un sussidio non richiedibile a ripetizione, così come avvenuto fino ad oggi per il Rdc. Nel primo caso, dopo il secondo rinnovo, l’erogazione del sussidio sarà ridotto a 12 mensilità con la sospensione di un mese.

Per gli occupabili, il secondo rinnovo potrà avvenire dopo sei mesi, successivamente dopo circa un anno e mezzo potrà essere ripresentata una richiesta ex novo.

In sintesi, si tratta di disposizioni che dovrebbero spingere i percettori del Rdc a staccarsi dalla poltrona per ritornare a essere attivi e ingegnosi nel mondo del lavoro.

Altre novità riguardano il tetto ISEE per l’accesso alla misura Mia, previsto un ridimensionato in ribasso, infatti, dovrebbe passare dagli attuali 9.360 a 7.200 euro. Nello stesso modo, anche la scala di equivalenza subirà delle modifiche che permetterà di ricevere più soldi in favore degli aventi diritto.

Novità anche per gli stranieri che vedrebbero il requisito di residenza ribassato da 10 a 5 anni.

Infine, la nuova Misura di Inclusione Sociale prevederebbe l’attivazione di un percorso di inclusione sociale immediato presso il Comune di appartenenza.