Migranti Von Der Leyn. “Lavoriamo insieme, serve una soluzione europea”. Ursula Von Der Leyen risponde a Giorgia Meloni e alla lettera che la premier ha inviato alla Commissione europea dopo il naufragio dei migranti a Cutro. “Condivido pienamente la sua opinione secondo cui come europei, politici e cittadini abbiamo il dovere morale di agire per evitare simili tragedie” dice la presidente di Palazzo Berlaymont.
Von der Leyen scrive a Meloni: “Dovere morale agire” sui migranti
Tre le priorità sui migranti che la presidente Vond Der Leyen espone nel testo. Cooperare con i Paesi del Nord Africa per evitare le partenze irregolari, sviluppare corridoi umanitari sicuri e aumentare il coordinamento per le attività di Search & Rescue.
Una risposta che è piaciuta a Palazzo Chigi. Ieri in una nota il governo ha espresso “profonda soddisfazione per le parole indirizzate all’Italia e all’azione dell’esecutivo sul tema della migrazione”. In serata poi, per silenziare le voci su dissidi e frizioni con i ministri Piantedosi e Salvini, Giorgia Meloni chiarisce che non ci sono state carenze nelle operazioni di soccorso. La strage sulle coste del Crotonese non può essere responsabilità della Guardia Costiera né della Guardia di Finanza ma è stata causata – come ha detto il titolare del Viminale ieri in Aula – “dal comportamento criminale degli scafisti“.
Intesa trovata anche con il viceministro Salvini, in vista del Cdm che si terrà domani a Cutro dove Meloni arriverà con un provvedimento unico che comprende pene più alte per gli scafisti, aggravante in caso di morte dei migranti, potenziamento dei corridoi umanitari e procedure più snelle per chi ha diritto di asilo. Ma l’imperativo nell’esecutivo è marciare unito, mostrarsi vicino a una tragedia che ha toccato l’Italia e smosso l’Unione Europea.
“Fermare la strage, subito”: è intanto l’appello lanciato da un gruppo di associazioni e organizzazioni non governative che hanno deciso di promuovere per sabato 11 marzo una manifestazione sulla spiaggia dove si sono infranti i sogni e le vite di 72 persone.