Rapina aeroporto Santiago Cile oggi. La situazione di incertezza in Cile sta portando ad una crescita esponenziale della criminalità. In questo clima oggi, un commando di 12 persone ha tentato di mettere in atto una rapina all’aeroporto di Santiago per arrivare a mettere le mani su un bottino di 32 milioni di dollari. E’ successo alle 7.50 ora locale, il commando ha tentato un assalto ad un furgone porta valori direttamente sulla pista dell’aeroporto. C’è anche un video che testimonia e racconta quanto avvenuto. Moltissimi colpi sparati in direzione degli addetti alla sicurezza che sembrano rispondere al fuoco. Un vero e proprio conflitto messo in atto sulle piste, tra gli aerei parcheggiati.

Tentata la Rapina del secolo oggi, un commando ha messo in atto una sparatoria sulle piste dell’aeroporto di Santiago Cile per mettere le mani su 32 milioni di dollari

C’è un crescente senso di insicurezza ormai che affligge il Cile, e che si riflette nello spaventoso aumento della criminalità secondo i dati ufficiali e questa rapina, non riuscita, ad un portavalori all’interno dell’aeroporto di Santiago ha riportato i riflettori su una delle questioni più complesse per l’amministrazione del presidente Gabriel Boric. Lo scontro a fuoco ha provocato la morte di due persone (un rapinatore e un poliziotto), proprio a seguito della sparatoria avvenuta proprio sulla pista. L’assalto è avvenuto intorno alle 7.50 di mattina (ora locale), con l’irruzione di un commando di 12 persone, che con armi automatiche è entrato nel settore W dell’aeroporto. Gli uomini erano a bordo di tre veicoli e hanno fatto irruzione con l’obiettivo di rapinare il camion blindato che trasportava circa 32 milioni di dollari, provenienti da Miami. Il denaro doveva essere trasferito in varie banche cilene. Il gruppo armato ha avuto accesso al luogo in cui poi è avvenuta la sparatoria, dopo aver picchiato una guardia di sicurezza della Direzione Generale dell’Aeronautica Civile (DGAC). Dopo averla assalita è stata anche derubata della sua arma.

Il commando ha poi ha superato la prima recinzione di sicurezza con una vera e propria irruzione. I dodici uomini armati sono entrati abbattendo le serrature e recinzioni andando contro tutto con i loro veicoli. Secondo quanto riferito e secondo alcune fonti della polizia locale, i criminali erano entrati con l’intento di portare via l’ingente bottino: “volevano fare una nuova rapina del secolo“, ha riferito qualcuno. E la mente di chi si è trovato sul posto subito dopo il tentativo di rapina per fare i rilievi del caso, così come quella dei responsabili della sicurezza e di chi sta effettuando le indagini, è andata subito a quanto successo circa tre anni fa. Il riferimento fatto dai testimoni è stato subito ad un’altra rapina, quella avvenuta nel marzo 2020 quando furono rubati – quella volta, al contrario di questa, la rapina infatti fu conclusa – 14 milioni di dollari e un milione di euro sempre da un portavalori all’interno dell’aeroporto. Per come sono andati dritti all’obiettivo, si pensa che i malviventi fossero molto organizzati e soprattutto molto informati sul contenuto del portavalori. Sembra palese che avessero informazioni preliminari e documenti d’identità falsi. Una volta entrati nell’aeroporto, i criminali hanno ingaggiato una sparatoria con i membri dell’unità AVSEC (Aviation Security), un’unità della DGAC dedicata alla lotta contro i crimini legati all’aviazione civile. In quel momento è scoppiata una sparatoria sotto l’aereo che trasportava il denaro ed era stato trasferito sul portavalori. Lo scontro ha causato la morte di due persone: un agente e un criminale. Il resto della banda è scappata senza portare via il bottino. Nel Cile, la criminalità, anche organizzata, sta aumentando in modo esponenziale e questo tentativo di rapina ne è l’ennesima dimostrazione.