Milano, Federico Cafarella investito e ucciso da bus: la Procura del capoluogo lombardo ha aperto un’inchiesta nei confronti dell’autista del mezzo per omicidio stradale. La tragedia è avvenuta ieri mattina, 7 marzo, alle ore 8:30 in via Padova all’altezza di via Cesare Arici, nei pressi del supermercato Conad che fa angolo. Federico Cafarella, di 25 anni, stava attraversando la strada quando è stato investito da un autobus dell’Atm in un tratto dove la velocità consentita è di 30 chilometri orari. Il ragazzo è stato soccorso prontamente ma da subito le sue condizioni di salute sono apparse gravi. Trasportato all’Ospedale Niguarda di Milano, Federico Cafarella è morto nel tardo pomeriggio di ieri. A far luce sulla vicenda dovrà essere la pm di turno, Rossana Guareschi, che coordina le indagini della Polizia locale. Si stanno ricostruendo i fatti e la dinamica dell’incidente. Indagato l’autista del bus, un atto dovuto per arrivare a stabilire le responsabilità di cosa sia successo nella prima mattinata di ieri, nel momento in cui il ragazzo è stato falciato sulle strisce pedonali.

Milano, Federico Cafarella investito e ucciso da bus: Procura apre inchiesta sull’autista per omicidio stradale

Ancora un pedone ucciso, questa volta a Milano, dove Federico Cafarella, di 25 anni, è stato investito da un autobus dell’Atm alle 8:30 di ieri, 7 marzo, mentre pare stesse attraversando sulle strisce pedonali. Il ragazzo è morto dopo qualche ora dal ricovero all’Ospedale Niguarda del capoluogo lombardo. Rossana Guareschi, pm che coordina le indagini su quanto è avvenuto su via Padova, all’altezza di via Cesare Arici, di fronte al supermercato Conad, ha iscritto nel registro degli indagati l’autista del bus. Un atto dovuto per permettere agli investigatori della Polizia locale di far luce su quanto è avvenuto. Il ragazzo è stato falciato mentre stava attraversando la strada. Un ulteriore aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere anteriori delle quali disponeva il bus Atm. Federico Cafarella era originario di Antella, nel comune di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. Aveva studiato alla Luiss nel 2016 e poi, dopo la laurea, aveva iniziato a fare esperienze lavorative. Da quanto si viene a sapere, il classe 1998, ex arbitro di calcio, lavorava per Amazon. Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, ha dedicato un post di cordoglio sulla sua pagina Facebook. “Un’altra vittima della strada, un’altra vita spezzata – si legge nel messaggio – Stavolta, un giovane di soli 25 anni, Federico, nato a cresciuto all’Antella dove ancora oggi vive la sua famiglia, investito da un bus mentre si trovava a Milano. A lui, che aveva tutto un cammino davanti, va il pensiero più profondo. Alla sua famiglia e ai suoi cari, le nostre condoglianze più sincere. Non si può nemmeno immaginare il dolore che provano un babbo e una mamma che perdono il proprio figlio. Per di più così. Tutta la nostra comunità si stringe intorno a voi”.

Chi era il ragazzo: è l’89esimo pedone che perde la vita dall’inizio del 2023

Per Federico Cafarella non c’è stato nulla da fare dopo il ricovero all’Ospedale Niguarda. Troppo gravi le ferite riportate dopo essere stato investito mentre attraversava la strada a Milano, in zona via Padova. Il giovane, originario della provincia di Firenze, si era trasferito a Milano per lavoro. Tanti i messaggi sui social che in queste ore amici e conoscenti stanno dedicando a Federico Cafarella. “Mi hai chiesto più volte consiglio e il sorriso non ti mancava, forse per questo andavamo d’accordo. Mi mancherai Fede. Fa buon viaggio amico mio e continua a sorridere eh! Non si può morire così, non è giusto”, si legge tra i commenti. Federico Cafarella è l’89esimo pedone ucciso sulle strade italiane dall’inizio del 2023. Nei primi due mesi dell’anno hanno trovato la morte mentre erano a piedi 87 pedoni, l’ultima – prima di Federico Cafarella – era stata Cristina Cardullo, ragazza di Messina che è stata investita a Forlì da un’auto pirata il 31 luglio scorso. La ragazza ha lottato in un letto di ospedale, a Cesena, per sette mesi trovando la morte nei giorni scorsi. Anche Cristina Cardullo era stata falciata mentre attraversava sulle strisce pedonali, in un tratto dove è presente anche un’isola spartitraffico in mezzo alla carreggiata. A metà gennaio, un altro ragazzo di Ostia, Lorenzo Loi, era stato investito da un bus dell’Atac.