Quando si può uscire quando sei in malattia? Non esiste un divieto assoluto di uscire durante lo stato di malattia, dato che l’obbligo di reperibilità vige solamente in alcuni orari della giornata.

Quando si può uscire quando sei in malattia?

La visita fiscale è una possibilità con cui devono fare i conti i lavoratori dipendenti che si trovano in malattia. Infatti, su istanza del datore di lavoro o della stessa Inps i medici della mutua sono chiamati ad effettuare le visite fiscali per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.

Il medico fiscale può passare 7 giorni su 7, domeniche, giornate non lavorative e festivi compresi.

La visita fiscale del lavoratore in malattia, da parte del medico dell’Inps, può avvenire però solo in determinati orari:

  • dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 se dipendente del settore privato;
  • dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 se dipendente pubblico.

Sanzioni

Il lavoratore perde il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia se è assente alla prima visita e il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia e riduzione del 50% del trattamento economico per il residuo periodo se è assente alla seconda visita. Non solo, ma se non si fa trovare in casa alla terza visita, l’erogazione dell’indennità economica previdenziale a carico Inps viene interrotta fino al termine del periodo di malattia.

Il datore di lavoro può richiedere una visita di controllo, ma spetta a lui stesso sostenere le spese richieste. Se il lavoratore non osserva l’obbligo di reperibilità perde il diritto alla retribuzione della malattia, fino a rischiare il licenziamento. Da parte sua, il datore di lavoro riceve il certificato di malattia deve anticiparne una copia allo studio e consegnare l’originale appena possibile.

Chi è esonerato dalla visita fiscale?

Ci sono alcune categorie di lavoratori che sono esonerati dal controllo del medico fiscale, ovvero:

  • coloro che hanno una patologia grave che richiede terapie salvavita;
  • coloro che hanno una malattia per la quale sia stata riconosciuta la causa di servizio (solo se appartieni a specifiche categorie di dipendenti pubblici) 
  • coloro che hanno una malattia collegata alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.

Esistono alcune malattie che possono esonerare dalla visita fiscale, ma la decisione spetta al medico dell’INPS, che valuta la situazione caso per caso. In generale, le malattie che possono esonerare dalla visita fiscale sono quelle che possono essere documentate da certificati medici validi, rilasciati da un medico curante o da una struttura sanitaria accreditata. Ad esempio, alcune delle malattie che possono essere considerate valide per evitare la visita fiscale includono:

  • Emorragie severe, infarti d’organo;
  • Stati vegetativi di qualsiasi etiologia;
  • Insufficienza renale;
  • Trapianti di organi vitali;
  • Insufficienza respiratoria acuta anche su base infettiva (polmoniti e broncopolmoniti severe, ascesso polmonare, fibrosi cistica, ecc);
  • Insufficienza miocardica acuta su base elettrica (gravi aritmie acute), ischemica (infarto acuto), meccanica (defaillance acuta di pompa) e versamenti pericardici;
  • Cirrosi epatica nelle fasi di scompenso acuto;
  • Infezioni sistemiche fra cui aids conclamato;
  • Intossicazioni acute ad interessamento sistemico anche di natura professionale o infortunistica non inail (arsenico, cianuro, acquaragia, ammoniaca, insetticidi, farmaci, monossido di carbonio, ecc.);
  • Ipertensione liquorale endocranica acuta;
  • Malattie dismetaboliche in fase di scompenso acuto;
  • Malattie psichiatriche in fase di scompenso acuto e/o in tso;
  • Neoplasie maligne, in:
    • trattamento chirurgico e neoadiuvante;
    • chemioterapico antiblastico e/o sue complicanze;
    • trattamento radioterapico;
  • Sindrome maligna da neurolettici
  • Malattie acute con compromissione sistemica;
  • Quadri sindromici a compromissione severa sistemica secondari a terapie o trattamenti diversi (a tipo trattamento interferonico, trasfusionale).