Alfredo Cospito, le condizioni di salute dell’anarchico torinese di 56 anni in sciopero della fame dal 20 ottobre 2022 per protestare contro il regime di carcere duro, il 41 bis. Ad aggiornare sul suo stato il legale Flavio Rossi Albertini:

“Alfredo ha ancora perso peso, ora pesa 69 chili. Le condizioni di sottopeso si fanno sempre più gravi. Lo stato di coscienza è lucido ed è determinato a continuare ancora con lo sciopero della fame e a rifiutare il potassio: gli ho spiegato che questa è una condizione ad altissimo rischio”.

questo il messaggio contenuto nell’audio, inviato all’avvocato, del medico che questa mattina, mercoledì 8 marzo 2023, ha incontrato Cospito.

Alfredo Cospito, le condizioni di salute dell’anarchico

L’anarchico è ricoverato nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano. Secondo l’Agi, il medico Marco Crosignani, che l’ha visitato stamane, mercoledì 8 marzo 2023, ha riferito delle su gravi condizioni all’avvocato Flavio Rossi Albertini. E’ stata fissata per il 24 marzo l’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano per decidere sull’istanza della difesa dell’anarchico di differimento pena nella forma della detenzione domiciliare.

Sempre l’Agi scrive il medico non ha potuto parlare coi colleghi del San Paolo “perché mi hanno spiegato che non avevano l’autorizzazione a parlare con me e quindi ho potuto solo consultare la cartella clinica e non so dirti quali saranno le decisioni anche in merito a un’eventuale ipotesi di nutrizione forzata”. Cospito presenta “un’ iniziale acidosi metabolica che ci sta con la sua condizione di digiuno con valori ancora conservati”. In sostanza, l’anarchico soffre di un accumulo di acidi nell’organismo dovuto al fatto che non si alimenta ma al momento la situazione non è ancora preoccupante. Gli elettroliti, prosegue Crosignani, “sono in leggera risalita per il sodio mentre il potassio è sempre un po’ sotto i limiti della norma e ovviamente la situazione è destinata a peggiorare visto che non assume integratori”. Stabile anche la situazione cardiaca “non ancora in condizioni di preoccupazione ma è necessario un monitoraggio elettrocardiografico completo”. Durante la vista, Cospito ha lamentato al medico “un’anestesia all’arto inferiore per cui sarebbe indicata una valutazione neurologica con tac all’encefalo ed elettromiuografia”. Accertamenti che, aggiunge Crosignani, “possiamo solo suggerire”.

Cospito: Csm, via libera ad apertura pratica a tutela giudici

Via libera del Comitato di presidenza del Csm all’apertura di una pratica a tutela dei magistrati che si sono occupati del caso dell’anarchico Alfredo Cospito. A chiedere l’apertura di tale pratica erano stati i consiglieri togati di Magistratura Indipendente, alla luce di quanto emerso da notizie di stampa dopo la decisione della Cassazione del 24 febbraio scorso di rigettare il ricorso della difesa di Cospito contro il regime di carcere duro. In particolare, i togati di MI Paola D’Ovidio, Maria Vittoria Marchianò, Maria Luisa Mazzola, Bernadette Nicotra, Edoardo Cilenti, Eligio Paolini e Dario Scaletta, nella loro istanza trasmessa al Comitato di Presidenza di Palazzo dei Marescialli, avevano rilevato che “nel caso di specie, in luogo di critiche puntuali ed argomentate relative a specifiche attività processuali o a specifici provvedimenti, si assista ad una denigrazione generica e generalizzata dell’intera attività giurisdizionale penale con il risultato di determinare presso la pubblica opinione una delegittimazione diffusa ed indiscriminata della funzione giudiziaria svolta dai magistrati del Collegio decidente della Corte di Cassazione e più in generale nei confronti di tutti i magistrati che nelle diverse sedi si sono occupati della vicenda e sono stati raggiunti da minacce o azioni di intimidazione solo per aver esercitato nel rispetto della legge le loro funzioni”. 

Anarchici, 47 denunce per i disordini a Torino

Intanto salgono a 47 le persone denunciate a vario titolo, per i disordini avvenuti sabato scorso, 4 marzo 2023, a Torino, durante il corteo degli anarchici, organizzato in segno di solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41-bis. A 27 persone è stato sequestrato materiale esplodente e oggetti quali caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, bombe carte, bastoni, fumogeni, coltelli, petardi, scudi. Altre 16 sono state denunciate per porto di oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Quattro anarchici sono stati denunciati soltanto per resistenza a pubblico ufficiale. Il questore di Torino ha anche emesso 28 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nel comune di Torino, per un periodo variabile da 1 a 3 anni, nei confronti di altrettanti manifestanti, provenienti da altre province d’Italia, come Perugia, Vicenza, Roma, Pisa, Milano, Monza e Brianza, Varese, Modena, Trieste, Trento, Treviso, Gorizia.