Giornata internazionale della Donna: dalla Meloni alla Schlein quanti cambiamenti che, in un solo anno, hanno attraversato la vita istituzionale e pubblica del nostro Paese.
La rivoluzione più grande è stata compiuta da Giorgia Meloni, prima Presidente del Consiglio donna della storia di Italia, la quale fronteggia ora la prima segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Solo pochi giorni fa anche la Corte della Cassazione ha accolto la sua prima presidente: si tratta di Margherita Cassano. Nel settembre 2022, Silvana Sciarra è stata la prima presidente della Corte costituzionale eletta dal Parlamento e la seconda a ricoprire questa carica dopo Marta Cartabia.
Adesso la Presidente del Consiglio vuole vincere un’altra sfida della parità. Nel complesso gioco delle nomine dei vertici delle società partecipate di Stato, la Premier punta ad avere un amministratrice delegata donna.
Giornata internazionale della Donna: la sfida della premier Giorgia Meloni
I vertici di ben cinque grandi società pubbliche – Eni, Enel, Poste, Leonardo, Terna – sono in scadenza. In un processo che si preannuncia già complesso – si tratta di una partita politica molto importante – la Presidente del Consiglio vuole scommettere su un’altra grande sfida: almeno una di queste società dovrà essere guidata da una donna. Se questa operazione riuscirà lo sapremo presto: oggi però possiamo soffermarci sulla grande piccola rivoluzione vissuta dall’Italia nell’ultimo anno.
Impossibile non pensare alla politica, le cui posizioni apicali sono state sempre appannaggio degli uomini. Ma non più: oggi sia il Governo che l’opposizione sono guidate da due donne.
Solo ieri Giorgia Meloni ha visitato la Sala delle Donne di Montecitorio, nata nel 2016 su iniziativa di Laura Boldrini per celebrare le grandi donne che hanno attraversato e cambiato le istituzioni italiane. Nello spazio prima vacante della Presidenza del Consiglio oggi c’è la sua foto. Nel suo discorso di ringraziamento, la Presidente Meloni ha voluto peraltro omaggiare la sua nuova avversaria politica Elly Schlein. E lo ha fatto in modo del tutto particolare e inaspettato, prendendo in prestito e facendo sua l’espressione “anche questa volta non ci hanno visto arrivare” usata dalla nuova segretaria del Pd dopo la vittoria ai gazebo.
Le donne sono state spesso sottovalutate. Ma c’è una buona notizia: essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare. Vorrei spronare le donne che non pensano di poter riuscire a credere nelle loro possibilità. Devono ricordare che con orgoglio e consapevolezza possono raggiungere qualsiasi obiettivo.
Un anno è passato e in Italia è davvero cambiato molto. I traguardi raggiunti negli ultimi mesi dal nostro Paese sono indubbiamente significativi, ma guai a pensare che sia finita qui. La strada per la piena parità è ancora lunga. Il cambio di tendenza però c’è e si vede, ed è su questo percorso che le donne della politica e delle istituzioni italiane vogliono continuare la loro battaglia. E magari appendere presto, nella Sala delle Donne, la foto della prima Presidente della Repubblica.