Lavorazioni rdc marzo 2023. Le date da segnare nel calendario per il pagamento di Reddito e pensione di cittadinanza sono essenzialmente due:

  • dal 15 marzo 2023;
  • dal 27 marzo 2023.

Lavorazioni rdc marzo 2023

Come di consueto, anche a marzo 2023, il pagamento del Reddito di Cittadinanza, così come quello della Pensione di Cittadinanza, è previsto direttamente sulle card RdC e PdC, che verrà ricaricata di Poste italiane intorno al 27 marzo. Questo per chi risulta già titolare del sussidio. Invece i nuovi percettori di RdC e Pdc, o coloro che hanno rinnovato il sussidio, riceveranno gli accrediti intorno al 15 marzo, insieme alla consegna della carta di pagamento.

Come cambia il rdc con Mia?

Il governo nel frattempo sta per definire le modifiche al reddito di cittadinanza, che cambierà anche denominazione in Mia (Misura di inclusione attiva). La misura si differenzierà a seconda dei destinatari: i “non occupabili” (famiglie povere dove c’è almeno un minorenne, un anziano over 60 o un disabile) dagli “occupabili” (famiglie povere con all’interno un componente tra i 18 e i 60 anni di età). L’indennità sarà pari a 375 euro al mese per gli occupabili e 500 euro per i non occupabili, mentre è al vaglio una soluzione circa la quota per l’affitto.

Ricapitolando, sarebbero queste le due platee:

  • famiglie povere occupabili, ossia quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Parliamo di una platea di circa 300.000 nuclei monofamiliari, più 100.000 famiglie con più membri;

  • famiglie povere non occupabili, ovvero quelle dove non ci sono le situazioni citate, ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età.

Importi

Per le famiglie senza componenti occupabili l’importo della Mia dovrebbe rimanere di 500 euro al mese. L’attuale durata di 18 mesi del Reddito di cittadinanza dovrebbero essere mantenuta ma solo per la prima domanda, per poi scendere a 12 mesi dalla seconda.

Per gli occupabili invece si parla di una stretta, con l’assegno che scende a 375 euro e la misura che non potrà durare più di un anno. Dopo la seconda domanda la scadenza scende a sei mesi e una eventuale terza domanda si potrà avanzare solo dopo una pausa di un anno e mezzo.

Secondo Il Corriere della Sera, ci sarà una stretta anche sul tetto Isee per ottenere il sostegno: dovrebbe passare dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro.  Dovrebbe cambiare anche il requisito temporale della residenza in Italia, che potrebbe scendere da 10 a 5 anni.

Altre novità per gli occupabili

Per gli occupabili la riforma, oltre ai centri pubblici per l’impiego, coinvolgerà le agenzie private del lavoro. Che incasseranno un incentivo per ogni persona occupabile per la quale riusciranno a ottenere un contratto, anche a termine o part time.

Per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro sarà creata una piattaforma nazionale sotto la regia del ministero del Lavoro dove gli occupabili dovranno obbligatoriamente iscriversi e dove potranno ricevere le offerte congrue di lavoro. Basterà rifiutarne una per decadere dalla prestazione.

Incentivi all’assunzione

Così come avviene in questo momento per il Reddito di Cittadinanza, anche i datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato i beneficiari della MIA potranno usufruire di uno sgravio pari al 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali per un periodo massimo di 2 anni, fino a 8mila euro annui. Sono esclusi i contributi INAIL.

Domanda

La domanda per richiedere la MIA andrà inviata all’Inps per via telematica. È possibile che così come per il Reddito di Cittadinanza questa possa essere fatta anche dagli Uffici postali. L’Istituto, dopo aver svolto tutti i controlli sul possesso dei requisiti, chiederà ai richiedenti di sottoscrivere un patto di attivazione digitale al fine di cominciare a ricevere l’assegno.

I componenti maggiorenni del nucleo, nonché i componenti minorenni che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici, dovranno inoltre sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.