Riforma pensioni 2024 ultima ora. Sono passati tre mesi, ma la riforma strutturale delle pensioni si è bloccata e i sindacati sono preoccupati. Dopo i primi due incontri delle scorse settimane, non c’è ancora una data per la terza riunione che dovrebbe riguardare le misure di flessibilità da adottare nel 2024.

Riforma pensioni 2024 ultima ora

Anche se quota 103, come è stato dichiarato dall’esecutivo stesso, è stata una misura ponte, questo non significa che dal 2024 si potrà avere da subito il pensionamento con la quota 41 per tutti.

Al momento non ci sono le coperture per garantire questa misura indipendentemente dall’età e, proprio per questo, il passaggio sarà graduale. O almeno questo spiegano le fonti vicine al Governo.

Il piano tra sindacati e Governo era di arrivare a un accordo entro aprile, quando alle Camere verrà presentato il Documento di economia e finanza (Def) con le previsioni di spesa per il 2024. Attualmente, il raggiungimento di questo obiettivo sembra sempre più difficile.

Il Governo Meloni ha posto il superamento della legge Fornero come obiettivo da raggiungere entro il termine della legislatura. Se la scadenza di aprile è difficile da rispettare, è possibile che tutto slitti alla fine dell’estate, con la nota di aggiornamento del Def da presentare entro il 20 settembre.

Primo mattone del piano Calderone per la riforma previdenziale è dare una frenata alle quote e scaloni previdenziali, inseriti in forma sperimentale e sempre a scadenza. Si tratta di tutta quella serie di quote (quota 100 e quota 103 ad esempio) che hanno permesso l’uscita da lavoro flessibile con un mix di anni di età anagrafica e contributi.

Secondo la ministra occorre dare uno stop alle “forme di accesso a pensione sperimentale“, arrivando a “un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l’accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro“. L’idea è evitare “pericolosi scaloni anagrafici”.

Le ipotesi per arrivare a Quota 41

Nell’ultimo periodo si è sentito spesso parlare della possibilità di prorogare per un altro anno Quota 103, la misura di anticipo pensionistico attualmente in vigore che permette di lasciare il lavoro con 62 anni di età e 41 di contributi, al fine di arrivare gradualmente a Quota 41 secca. Il Governo tuttavia, qualora ci fossero le risorse economiche necessarie, non escluderebbe neppure l’ipotesi di reintrodurre provvisoriamente Quota 102, grazie a cui si potrebbe andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi.

Secondo numerosi esperti, la soluzione previdenziale è racchiusa nella Opzione donna anche per gli uomini. In altre parole, all’inserimento nel sistema pensionistico italiano di una Opzione per tutti.

In altre parole, si ritorna a parlare della pensione a 60 anni di età e di una maggiore flessibilità d’uscita.

E quindi, si parla comunque di ipotesi pensionistiche future con l’eliminazione di qualche paletto di troppo e un montante contributivo a 35 anni di età.

Il ritorno delle pensioni a 60 anni di età con Quota 96 non intaccherebbero la spesa pubblica, a pesare sulla scelta d’uscita resterebbe il sistema contributivo, ovvero un taglio del 30 per cento sulla liquidazione della pensione, ma sicuramente si creerebbe una possibilità sfruttabile a discrezione del lavoratore.

Come calcolare l’importo della propria pensione?

Per calcolare l’importo della propria pensione, è possibile utilizzare il calcolatore pensionistico online messo a disposizione dall’INPS. In questo modo è possibile avere un’idea approssimativa dell’importo che si potrà ricevere in base ai contributi versati e all’età pensionabile. Tuttavia, è importante tenere presente che il calcolo della pensione può essere influenzato da diversi fattori, come ad esempio le eventuali penalizzazioni dovute ai sistemi di anticipo pensionistico.