CRISTIANA CAPOTONDI DONNE – In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, l’attrice e imprenditrice culturale Cristiana Capodondi, ha dato uno sguardo al cambiamento e al mondo femminile.
Sulla copertina del nuovo numero di Vanity Fair si mostra così: “Siate veloci, siate determinate: in politica, nel lavoro, nella cultura dobbiamo credere nel nostro potere, investire nei nostri talenti”.
La Capotondi è una delle 20 professioniste che dalla finanza al cinema, fino all’impresa portano il cambiamento. Negli anni, l’attrice è diventata anche imprenditrice culturale, siede nei consigli di amministrazione, è fondatrice di associazioni culturali, ed è stata anche dirigente sportiva nel mondo del calcio femminile. Insomma, i cambiamenti di certo non la spaventano, anzi. Per questo è la madrina ideale del progetto Vanity Fair Cahngemaker, che fa dialogare i talenti femminili e crea opportunità di mentoring.
Dopo aver trascorso 15 anni d’amore e ideali con il conduttore televisivo e imprenditore italiano Andrea Pezzi, lo scorso settembre ha annunciato la nascita di sua figlia Anna. Nonostante i due si siano lasciati senza annunci nell’estate del 2021, Pezzi le è stato comunque accanto nel periodo della gravidanza: “I rapporti sono ottimi anche ora”, dice. E sul suo piccolo grande amore appena nato non aggiunge altro, volendo vivere serenamente la maternità e proteggere sua figlia dall’attenzione pubblica: “Di Anna non parlo, difendo il suo sacrosanto diritto all’anonimato”.
Cristiana Capodondi: “Donne, investite su voi stesse, insieme possiamo cambiare il mondo”
Protagonista del progetto webinar Changemarker di Vanity Fair, Cristiana Capotondi spiega qual è il modo migliore per fare rete: “Riconoscere il valore delle altre donne nella quotidianità, parlare con quelle che hanno costruito percorsi prima di te, anche in mondi diversi nei quali tu stai per entrare”.
Ecco chi apprezzerebbe molto come mentor: “Mi piacerebbe parlare in modo continuativo con la senatrice Liliana Segre e poter fare incontri settimanali con Angela Merkel E con donne della storia che hanno conquistato spazi per la prima volta. Per esempio, mi piacerebbe dialogare con la premier Giorgia Meloni perché ha aperto la strada per noi donne“.
E sulla vittoria di Elly Schlein, femminista ed ecologista, ora all’opposizione… “È molto positivo che ci siano due donne leader, questo testimonia quanto la leadership femminile sia oggi un tema largamente condiviso. La polarizzazione del loro pensiero consente il dibattito pubblico e ci porterà ad affrontare in modo netto alcuni temi che stanno cambiando la società. Forse potremo finalmente smettere di concentrarci sul genere di un leader e interessarci alle sue idee, a come le porta avanti. Insomma, occuparci dei contenuti!”.
La carriera cinematografica e televisiva di Cristiana Capotondi è molto ampia, ma i sogni sono ancora molti: “Raccontare storie di donne che hanno a che fare con la vita reale e che hanno impatto sociale che possono essere da esempio con piccole storie straordinarie che difficilmente sarebbero oggetto di interesse collettivo. Come quella di Nome di donna di Marco Tullio Giordana che è la storia di una molestia sul lavoro di una mamma single. Il pregio del movimento MeToo è di aver dato coraggio a delle donne che vivono in contesti professionali meno esposti, meno protetti, di denunciare gli abusi”.
Fiabe e cancel cultura è l’argomento più discusso di questi giorni, ma lei ha già scelto quali letture sceglierà per Anna: “Le leggerò Le storie della buonanotte per bambine ribelli. La vita è più bella delle fiabe, meglio storie realmente accadute, leggere di qualcuno che ce l’ha fatta, le difficoltà che ha incontrato, è un insegnamento. Sarò presto Margherita Hack in un film, penso a lei, pioniera delle materie Stem che contano pochissime donne”.