Patteggio o rottamano le cartelle esattoriali? Come eliminare i debiti con Agenzia delle Entrate – Riscossione? Come uscire dai debiti con il Fisco? Posso patteggiare con la Riscossione? Come pagare tutti i debiti con la Riscossione? La corsa per sanare i debiti esattoriali è ufficialmente partita e si chiuderà il 30 aprile 2023. È incominciata dall’ufficialità della Rottamazione quater 2023, istituita con la Legge n. 197/2022.
E così, sono iniziati i tanti dubbi sulla Rottamazione delle cartelle esattoriali. In tanti, forse, troppi si chiedono se conviene di più patteggiare con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione che aderire alla Definizione delle cartelle esattoriali.
Se a queste conclusioni si aggiunge l’aumento delle bollette, dei prezzi dei beni di prima necessità e dei servizi, si comprende benissimo che non si tratta di domande fuori senso, anzi, per molti versi rispecchiano lo stato d’animo dei cittadini italiani. Un motivo in più per capire le differenze tra il patteggiamento e la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali: rottamo o patteggio il debito iscritto a ruolo
Prima di decidere se aderire o meno alla rottamazione quater, occorre conoscere la sussistenza del debito. Dall’ultimo estratto di ruolo riguardante la tua posizione debitoria nei confronti dell’Ente impositore, capirai lo stato di criticità, ovvero l’ammontare del debito iscritto a ruolo.
Le cartelle esattoriali non pagate minano la casa, stipendio, pensione e conto corrente. Ad oggi, la Definizione agevolata permette di pagare l’imposta, senza dover versate interessi, sanzioni e aggio. In questo modo, si ottiene un reale sconto sul pagamento del debito. Oltretutto, la norma permette di pagare in un’unica soluzione o in comode rate.
Per ulteriori informazioni sulle scadenze della Rottamazione quater rinviamo al nostro articolo sul tema, disponibile in questa pagina.
Posso patteggiare le cartelle esattoriali con la Riscossione?
In teoria, non esiste il patteggiamento nelle procedure messe in campo dalla Riscossione per il recupero dei debiti. Si tratta, infatti, di una soluzione usata nei procedimenti penali.
Nella materia esattoriale esiste il saldo e stralcio dei debiti, una soluzione che permette di accordarsi con l’Ente impositore si un importo da versare per liberarsi per sempre delle azioni cautelari ed esecutive in forma forfettaria.
Tuttavia, il primo passo da fare è quello di verificare l’eventuale presenza della prescrizione degli atti, anche se la presenza di possibili atti interruttivi farebbero slittare il progetto del ricorso per cancellazione del debito dinanzi al giudice.
Come abolire le cartelle esattoriali?
La legge salva suicidi, più conosciuta come legge sul sovraindebitamento, permette a coloro che non riescono a far fronte i debiti anche mettendo sul piatto il proprio patrimonio e i progetti lavorativi futuri, di richiede al giudice un taglio totale del debito.
In sostanza, il giudice nell’emettere il provvedimento tiene conto della reale capacità economica del debitore, favorendo i casi di criticità economica.
È possibile che il giudice conceda al debitore una decurtazione delle cartelle esattoriali e, quindi, del debito iscritto a ruolo fino alla misura del 80 per cento.
Tuttavia, va detto, che per i debiti di natura fiscale il ricorso al giudice permette un taglio sul debito. Mentre, se la morosità è strettamente connessa all’attività imprenditoriale o imposte, in questo caso occorre l’autorizzazione del 60 per cento dei creditori, così come si legge da laleggepertutti.it.
Come fare a non pagare l’Agenzia delle Entrate – Riscossione?
Se le cartelle esattoriali sono intestate a un nullatenente, questi non rischia nulla. Infatti, l’Ente impositore non può procedere alla Riscossione del debito nei confronti dei nullatenenti. Si salvano anche coloro che possiedono beni detenuti per la sopravvivenza.
Ecco un breve riepilogo su cosa non può procedere la Riscossione, quale:
- non è pignorabile la pensione di invalidità e pensione minima;
- prima casa, se non sono presenti altri fabbricati o quote;
- conto corrente dove viene caricato lo stipendio, viene intaccata solo la parte eccedente il triplo dell’assegno sociale.
In conclusione, aderendo alla Rottamazione quater è possibile ridurre i debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, pagando solo le somme dovute scorporate dagli interessi, sanzioni e aggio.