La Commissione europea (Ue) ha risposto alla lettera che la premier Giorgia Meloni aveva inviato all’Unione Europea a margine della tragedia del naufragio dei migranti a Cutro, sul litorale di Crotone. Nella missiva, Meloni aveva invitato Bruxelles ad accelerare i tempi per la realizzazione di una politica unica europea sui rifugiati nei Paesi di appartenenza, a cominciare dalla creazione di corridoi umanitari.
La replica dell’organo presieduto da Ursula Von der Leyen è affidato al punto stampa di Anitta Hipper, portavoce della Commissione responsabile per gli Affari interni.
Abbiamo bisogno di soluzioni sostenibili a lungo termine per evitare il ripetersi di queste tragedie
Risposta Ue a lettera migranti di Meloni, i punti salienti della missiva di Bruxelles
Solo un mese fa Giorgia Meloni lasciava il Consiglio Ue di Bruxelles con larghi sorrisi, riconoscendo che su molte questioni la posizione dell’Italia era stata ascoltata. L’immigrazione costituiva un punto di contatto con la Commissione Ue, tuttavia la tragedia di migranti al largo di Cutro ha riaperto qualche dissidio lungo l’asse Roma-Bruxelles.
Hipper, di fatto, non aggiunto molto rispetto a quanto era già stato espresso precedentemente in materia da Von der Leyen: l’obiettivo è costruire un Patto sull’immigrazione completo ed efficiente, “che spazi dalla protezione internazionale, alla lotta per smantellare le reti criminali dei trafficanti e degli scafisti, a un meccanismo rapido di rimpatrio per coloro che non hanno diritto a restare nell’Ue, e infine alla creazione di corridoi umanitari sicuri per l’immigrazione legale”.
Nella giornata odierna il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha escluso nuovamente qualsiasi collegamento tra le politiche migratorie del governo e il naufragio sulle coste crotonesi. La tesi dell’Esecutivo è ben nota, e difende con la corazza l’operato della Guardia Costiera. L’ultima vittima accertata è un bimbo di 3 anni, che porta a 72 il bilancio sempre più drammatico della strage ionica. Circa 80 i sopravvissuti, “salvati” dalla vicinanza del litorale e da qualche bracciata che ha segnato il confine tra la vita e la morte.