Colombia, i 79 poliziotti presi in ostaggio sono stati finalmente liberati.Grazie agli sforzi del ministro della Difesa e dell’Interno, tutti i membri della polizia e i funzionari della compagnia petrolifera detenuti a San Vicente del Caguan, Caqueta, sono stati rilasciati”, così ha esordito su Twitter il presidente colombiano, Gustavo Petro, dopo la notizia del rilascio di 79 poliziotti tenuti in ostaggio a San Vincente del Caguan, Caquetà, Colombia.  

Colombia, poliziotti presi in ostaggio liberati, la dinamica

I manifestanti della provincia di Caquetà, in Colombia, protestano ormai da venti giorni dopo aver dato vita a diversi blocchi stradali. Sono per lo più contadini o componenti delle popolazioni indigene. Loro vogliono che vogliono che la Emerald Energy, una nota compagnia petrolifera della zona, costruisca nuove infrastrutture stradali intorno all’area di San Vicente del Caguan. La protesta è scoppiata dopo che, giovedì, i residenti hanno bloccato il complesso della compagna di esplorazione petrolifera. A Los Pozos, vicino a San Vicente del Caguan, un poliziotto e un contadino hanno perso la vita (Petro ha invitato gli investigatori a trovare i responsabili delle due morti e venerdì il ministro dell’Interno Alfonso Prada ha detto che sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco). Ricardo Monroy è il nome del poliziotto ucciso durante gli scontri, a cui la polizia ha reso omaggio su Twitter, scrivendo: “Oggi siamo più uniti che mai”, aggiungendo che il signor Monroy aveva “offerto la sua vita nell’adempimento del proprio dovere”.

Ben 79 agenti della squadra speciale antisommossa, conosciuta come ESMAD, sono stati tenuti in ostaggio per oltre un giorno dai manifestanti. Fra gli ostaggi, c’erano anche 9 dipendenti dell’azienda petrolifera Esmerald Energy. Il leader colombiano Gustavo Petro ha chiesto il licenziamento dei 79 ufficiali e dei nove dipendenti della Emerald Energy.

Le proteste nelle aree vicino alle operazioni energetiche e minerarie in Colombia sono comuni poiché le comunità chiedono alle aziende di costruire infrastrutture, comprese strade e scuole.  Ancora non sono chiare le condizioni che avrebbero portato al rilascio, ma il presidente Petro in un messaggio sui social ha detto: «Voglio ribadire a tutto il movimento contadino che questo è un governo con cui si può dialogare».