Divieto di fumo all'aperto da quando? Il governo lavora ad uno stop al fumo di sigaretta, anche all’aperto. La nuova stretta riguarderebbe anche le le e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato.
La grande novità contenuta nel disegno di legge avanzato dal Ministro della Salute Schillaci è l’estensione del divieto di fumare in molti luoghi all’aperto, come i parchi, estendendo la portata della legge Sirchia, che per la prima volta impose il divieto di fumare nei luoghi al chiuso. L’altro cardine del provvedimento è il divieto assoluto di fumare nelle vicinanze di minori o donne in gravidanza.
In base a quanto si legge su Quotidiano sanità, il disegno di legge vorrebbe includere nel divieto sia i prodotti da fumo tradizionali, quindi sigarette industriali o fatte a mano, pipe o sigari, sia i prodotti a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche. Ma è su questo ultimo punto che la maggioranza di governo si sta scontrando.
"Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso 4 anni fa, il divieto di fumarle all'aperto appare esagerato. Voi che dite?", ha scritto su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e vicepremier, Matteo Salvini.
Il Prof. Girolamo Sirchia, che nel 2003 varò la legge che introdusse il divieto di fumo in tutti i locali pubblici, ha parlato così a Radio Cusano Campus:
Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno (il consumo medio giornaliero risulta in lieve calo). I forti consumatori (più di 20 sigarette al giorno) sono soprattutto maschi (25,6 per cento rispetto al 13,4 per cento delle donne). Molto pochi sono i forti fumatori fra i 15 e i 24 anni: quasi la metà dei ragazzi che fumano si limitano a meno di 9 sigarette al giorno, e un’altra quota rilevante (il 45,5%) ne fuma fra 10 e 19.
In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di sigarette elettroniche sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone. L’81,9% di chi usa l’e-cig è un fumatore, dunque un consumatore duale che fuma entrambe. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali.
Le sigarette a tabacco riscaldato invece vengono utilizzate dal 3,3% della popolazione italiana, circa 1.700.000 persone. Il loro consumo è triplicato, passando dall’ 1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022.