Arriva oggi, Martedì 7 Marzo 2023, la condanna ad 8 anni di carcere a carico dell’ex direttore generale di Enpapi per l’utilizzo indebito con fini personali della somma del fondo di investimento destinato alla previdenza sociale degli infermieri.

La sentenza arriva dopo una profonda indagine condotta dalla Guardia di Finanza che già nel 2019 aveva portato alla confisca di beni mobili e immobili agli imputati per un controvalore superiore ai 40 milioni di euro.

Il procuratore Alberto Pioletti aveva avviato l’inchiesta a partire dall’analisi dei dati forniti dai vertici dell’Enpapi in palese disaccordo con le indicazioni fornitegli dal 2014 dagli organi di vigilanza e aveva posto sotto la lente di ingrandimento la condotta dell’allora direttore generale dell’ente di previdenza, M. B. del legale P.G. e dell’imprenditore G.C.

Il primo filone giudiziario, con sede il Tribunale di Milano, aveva confermato la colpevolezza degli imputati per i reati contestati di corruzione, utilizzo dei fondi in operazioni rischiose e per ottenere favori economici stipulando contratti con opportune società di comodo, mettendo a rischio quanto depositato dagli infermieri liberi professionisti.

L’inchiesta si era poi allargata a Roma, con la procura locale che aveva disposto il sequestro di diversi computer nella sede di via Alessandro Farnese.

Durante la stessa attività di verifica, i militari avevano appurato come i soggetti indagati spendessero a proprio piacimento il denaro depositato nel fondo di investimento dagli infermieri e come questo venisse impiegato per effettuare degli investimenti per avvantaggiare dei privati.

Nella fattispecie agli accusati è stato contestato l’impiego di tali fondi per ristrutturare appartamenti privati, per acquistare biglietti aerei per recarsi a Berlino in occasione della finale del torneo di calcio di UEFA Champions League tra Juventus e Barcellona del 6 Giugno 2015 e addirittura per pagare favori sessuali da parte di escort.

Con l’inizio del processo penale a carico dell’ex presidente e dell’imprenditore, sul registro degli indagati era stato iscritto anche l’avvocato, presunto complice dei primi due soggetti e che avrebbe collaborato nell’ostacolare la vigilanza sui conti dell’Istituto.

Enpapi utilizzo indebito del fondo di investimento degli infermieri: oltre 19 anni di reclusione per i tre imputati

Oggi è arrivata la prima sentenza a carico degli imputati. L’ex direttore generale è stato condannato a scontare 8 anni di carcere, il legale invece a 4 anni mentre l’imprenditore è stato giudicato colpevole del solo capo di imputazione legato alla irregolare compravendita di un immobile a Potenza e per tale motivo dovrà scontare 7 anni e sei mesi di reclusione forzata. Pena ridotta per patteggiamento a 2 anni 11 mesi e 10 giorni di reclusione per Mario Schiavon, ex presidente di Enpapi, a cui sono stati confiscati 125 mila euro

L’impresario ed il dirigente dovranno restituire anche quanto indebitamente sottratto dal fondo di investimento che complessivamente si attesta intorno ad 1 milione e 800mila euro.

Secondo il pubblico ministero i dirigenti dell’ente previdenziale avrebbero compiuto alcuni investimenti finanziari e immobiliari per una somma complessiva di 500 milioni “venendo meno all’obbligo di fedeltà e imparzialità”. In molteplici occasioni e fin dal 2014 avrebbero deliberatamente disatteso le indicazioni date dagli organi di vigilanza che avrebbero dissuaso nel procedere con alcune operazioni finanziarie ritenute rischiose per gli investitori.

Il denaro oltre all’acquisto di pacchetti per recarsi da Venezia a Berlino per assistere alla finale di Champions League del 2015 tra Juventus e Barcellona, sarebbe stato destinato all’organizzazione di almeno 19 incontri con escort pagate tra 500 e 800 euro a serata avvenuti in varie località durante il periodo tra Gennaio 2018 e Febbraio 2019.

Nel 2018 lo stesso direttore generale era stato chiamato a rispondere in audizione davanti alla bicamerale per un contratto da 110 euro l’anno con una società di comodo oltre a molteplici investimenti anomali.