Quando è nato il servizio civile? Il servizio civile è impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, con azioni per le comunità e per il territorio.
Quando è nato il servizio civile?
Sotto la spinta delle azioni di protesta condotte dalle organizzazioni non violente e del crescente interesse dei cittadini nei confronti dell’obiezione di coscienza, nel 1972 il Governo approva la legge n. 772 “Norme in materia di obiezione di coscienza”, che sancisce il diritto all’obiezione per motivi morali, religiosi e filosofici ed istituisce il servizio civile, sostitutivo del servizio militare e quindi obbligatorio.
L’8 luglio 1998, il Parlamento vara la legge n. 230 “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza”: l’obiezione di coscienza viene riconosciuta diritto del cittadino. La norma, che abroga la legge 772 del 1972, all’art. 1 stabilisce che i cittadini che per obbedienza alla propria coscienza, rifiutano l’arruolamento nelle Forze armate, possono adempiere gli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile, diverso per natura e autonomo dal servizio militare, ma come questo rispondente al dovere costituzionale di difesa della Patria.
Contestualmente l’amministrazione di questo servizio viene sottratta al Ministero della Difesa ed affidata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove viene costituito un apposito Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Il servizio civile oggi
L’attuale connotazione del Servizio Civile come esperienza volontaria aperta anche alle ragazze nasce nel 2001, con la legge 64 e la denominazione Servizio Civile Nazionale; nel 2005 si trasforma in un servizio dalla natura esclusivamente volontaria per approdare nel 2017, con il decreto legislativo 40, poi modificato dal decreto legislativo 43 del 13 aprile 2018, al Servizio Civile Universale con l’ambizione di trasformarsi in un’opportunità accessibile a tutti i giovani interessati.
I requisiti
Possono accedere al servizio civile tutti quei giovani compresi tra i 18 ed i 28 anni. Di cittadinanza italiana, devono godere di tutti i diritti civili e politici. Non devono avere condanne con sentenze di primo grado per delitti non colposi, legati a violenza contro le persone o partecipazione a gruppi eversivi o di criminalità organizzata. Altri requisiti richiesti per l’accesso sono a discrezione degli enti che erogano i bandi, in base alla tipologia di progetto da completare.
Le cause di esclusione
La domanda al servizio civile non può essere presentata dai giovani che non rientrano nella fascia di età 18-28, quelli che hanno già avuto un rapporto con l’ente superiore ai 3 mesi, i giovani che hanno interrotto il servizio civile prima della scadenza o quelli che hanno già prestato il servizio. Inoltre, non possono accedere al servizio civile tutti gli appartenenti alla forze armate e di polizia. L’esclusione riguarda anche i cittadini con condanne di primo grado per delitti colposi.