Proseguiamo il nostro viaggio nella Londra Olimpica. Radio Manà Sport è salita a bordo del bus del tour ufficiale (non è possibile camminare in quello che in realtà è ancora un cantiere) e ha scattato in esclusiva per i lettori de lenovae.it alcune immagini. I lavori proseguono spediti all’interno del Parco Olimpico: nei prossimi sei mesi verranno completati i giardini (che alla fine delle Olimpiadi saranno ribattezzati Parco Regina Elizabetta II, in onore del Giubileo di Diamante che Sua Maestà compie a giugno) e le tribune dell’impianto di hockey da 16.000 spettatori dove gli organizzatori hanno da poco steso un prato in erba sintetica blu e rosa fluorescente. La pallina sarà di un giallo ancora più acceso tanto che la speranza è quella di cambiare la percezione dell’hockey su prato di un’intera generazione di spettatori.

Altro sport che gli organizzatori sperano di rilanciare nel Regno Unito è la pallamano che con il suo impianto da 7000 spettatori sarà in grado di accendere l’entusiasmo del pubblico. Ma il vero fiore all’occhiello è il velodromo costruito con un materiale aerodinamico ancora più avanzato per consentire ai ciclisti di battere record mondiali. L’edificio è il più particolare perché, realizzato in legno e vetro, ha la forma di una patatina gigante. Da qui il soprannome di “pringle”. In realtà con i nomi bisogna fare molta attenzione: all’interno del Parco Olimpico infatti non saranno venduti altri alimenti che non siano di fabbrica McDonald’s o Cadbury. In realtà ci saranno tanti altri punti ristoro ‘anonimi’ che venderanno altro tipo di cibo, ma rimarranno ‘de-brandizzati’ (contribuiranno ad ogni modo al più grande servizio di catering dalla Seconda Guerra Mondiale). Lo stesso vale per gli impianti: le finali di basket ad esempio si terranno alla O2 Arena, anzi alla North Greenwich Arena (sarebbe stato meglio chiamarla con il nome originale, Millennium Dome), impianto con una capienza da 22.000 spettatori. Diecimila in più del nuovo stadio costruito appositamente per le fasi a gironi all’interno del Parco: capienza di ben 12.000 spettatori con seggiolini neri e arancioni, ma che verrà demolito dopo la fine dei Giochi Olimpici (il comune ritiene eccessivi due impianti di grande capienza per poter ospitare il basket). L’arena del basket (che somiglia ad una torta alla panna nelle foto) è uno dei due impianti che saranno smantellati: l’altro è quello della pallanuoto (inutile dire che la pista BMX è provvisoria). Rimarrà invece l’Aquatics Centre che verrà utilizzato dalla comunità locale alla fine delle Olimpiadi. Del dopo, fano parte anche i 2800 appartamenti del Villaggio Olimpico che al momento non sono dotati di cucina. Ogni appartamento, fornito di 4 stanze da letto e pertanto condivisible da 10 atleti, verrà adattato prima di potere essere messo in affitto.

Il media centre sarà in grado di accogliere 22.000 aggiornalisti accreditati ed è l’edificio più grande del Parco Olimpico, secondo solo allo Stadio da 80.000 spettatori all’interno del quale sono stati montati tre punti per il braciere. Ma solo uno di questi accednerà la fiamma olimpica alle 20:12 del 27 luglio. Accanto allo stadio c’è una scultura particolare, l’Orbit, formata dai cinque cerchi delle olimpiadi intrecciati tra loro che però rimarrà chiusa durante i giochi. Rimarrà chiusa anche la fermata della DLR, Pudding Mill Lane. Le uniche fermate per raggiungere il complesso sportivo saranno West Ham, e soprattutto Stratford, dove si calcola che scenderanno il 70% dei visitatori (metro, DLR, Overground e ferrovie nazionali hanno tutte una fermata), costretti a fare il percorso obbligato dello shopping a Westfield, il centro commerciale più grande d’Europa. A Stratford International invece saranno collegati dei treni speciali che impiegheranno appena 7 minuti per percorrere il tragitto da St Pancras (la stazioen ferroviaria da dove parte l’Eurostar per Parigi). Gli stessi che si impiegano con la mente ad immaginarsi catapultati a luglio.

Federico Farcomeni