Aleppo aeroporto. Messo fuori uso da un raid israeliano l’aeroporto di Aleppo. Già danneggiato, il mese scorso, dal terrificante terremoto che ha colpito Turchia e Siria, ora diventa sempre più difficile per i terremotati ricevere gli aiuti necessari alla sopravvivenza. La città è stata tra i centri più devastati dal sisma del 6 febbraio scorso e secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Sana, che rilancia una fonte militare di Damasco, la pista di decollo e atterraggio dello scalo è danneggiata ‘da missili nemici‘. La stessa agenzia ha riferito di danni materiali che hanno messo fuori servizio l’aeroporto, senza fare riferimenti ad eventuali vittime umane. Questo vuol dire che al momento è inutilizzabile. Nessun commento, invece, giunge dalle parti dell’esercito israeliano che sarebbe stato indicato come l’autore dell’attacco. Il sistema di difesa aereo siriano avrebbe intercettato alcuni missili provenienti dal Mediterraneo, partiti a ovest della città costiera di Latakia alle 2 del mattino ora locale. L’attacco sarebbe avvenuto alle 2.07 ora locale. Dallo scorso anno Israele ha comiciato a colpire ripetutamente gli aeroporti siriani per impedire a Teheran, alleato di Damasco, di effettuare rifornimenti di armi e mezzi alla Siria e al movimento libanese filo-iraniano Hezbollah. In queste settimane l’utilizzo dello scalo era decisamente diverso, vista l’emergenza che la Siria si trova ad affrontare, oltre la guerra, per quello che il terremoto ha provocato in parte del paese. L’aeroporto era infatti una delle poche vie utili a portare aiuti a una popolazione martoriata dal sisma. Il ministero siriano della Difesa afferma che “non è più possibile accogliere gli aerei con gli aiuti, almeno sino a quando i danni alla pista non saranno riparati”. Secondo la nota ufficiale, non si sarebbero registrate vittime o feriti.

Aleppo, aeroporto colpito da raid nemici era già stato attaccato a settembre

Per le difficoltà di percorrere le vie che portato, su strada, gli aiuti alla popolazione di Aleppo e dintorni – in molti sono rimasti senza casa e senza cibo a seguito del terremoto – l’aeroporto della città era una delle poche vie utilizzabili e sicure per la consegna di aiuti umanitari, oltre alla riapertura dei valichi di frontiera con la Turchia, anche nella provincia nord-occidentale di Idlib controllata da ribelli e jihadisti. Souleiman Khalil, funzionario al ministero siriano dei Trasporti, sottolinea che il terremoto ha ucciso quasi 6mila persone nel Paese e che, in questo mese, oltre 80 velivoli carichi di aiuti sono atterrati allo scalo internazionale di Aleppo. “Il danno principale – conclude – è alla pista, che va riparata”, prima di poter riaprire lo scalo ad arrivi e partenze. L’aeroporto di Aleppo è il secondo per grandezza del Paese e già era stato preso di mira da un attacco israeliano lo scorso settembre. Dopo quella volta era rimasto chiuso per tre giorni. Negli ultimi anni, Israele ha condotto centinaia di attacchi aerei in Siria, prendendo di mira le postazioni e obiettivi del governo di Damasco, dell’alleato iraniano e del movimento libanese Hezbollah presente sul territorio. Pur non commentando l’operazione di oggi, lo Stato ebraico in passato ha rivendicato la legittimità di queste operazioni, sottolineando che sono finalizzate a impedire il radicamento di installazioni iraniane – il nemico numero uno nella regione – nei pressi del confine. Oltre alla guerra che non conosce tregue naturalmente, la Siria deve necessariamente proseguire con la stima dei danni, a livello strutturale ma anche e soprattutto a livello umano, causati dal terremoto. Secondo le stime Unicef sarebbero più di 500 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case, molte famiglie sono senza un tetto e i bambini hanno paura a tornare per il timore di nuove scosse. Il sisma si va ad aggiungere ad una serie infinita di crisi, tanto che la Siria contava già prima del 6 febbraio il maggior numero di sfollati interni al mondo (6,8 milioni di persone) e, fra questi, anche quasi tre milioni di bambini. In totale i minori affetti a vario titolo dal sisma sono 3,7 milioni.