Effetto Schlein. La Segretaria del Partito Democratico, ospite di Fabio Fazio domenica scorsa, ha annunciato la riapertura della campagna di tesseramento nel Pd con queste parole:
Ho il piacere di annunciare che abbiamo riaperto il tesseramento, invito il popolo delle primarie ad entrare in questa comunità democratica. Possono farlo sul sito del Pd. Se tante persone sono tornate a votare è perché hanno capito che ora ci sarà un partito vicino: saremo al fianco dell’Italia che fatica. Ci vorrà tempo, ma dobbiamo lavorare per non tradire questa fiducia e questa speranza.
Boom di iscrizioni nel Pd: è l’effetto Schlein
Una chiamata all’appello quella di Elly Schlein che ha immediatamente profuso effetto: in 24 ore sono circa 4mila le iscrizioni al Partito Democratico. Quella del proselitismo è, a ben vedere, una delle missioni che la neosegretaria dovrà perseguire. Per almeno due motivi: dare linfa ad un partito che ha grande bisogno di rinnovamento, rimpolpare il consenso verso la sua persona alla base. Ha fatto discutere, infatti, la modalità attraverso cui Schlein è diventata Segretaria: la prima fase delle primarie l’ha vista perdere contro Bonaccini salvo poi, al secondo step, ribaltare il tutto grazie al voto nei gazebo. Votazione, questa, aperta anche a chi non era iscritto al Pd. Insomma: Schlein ha vinto anche grazie a quei mondi che non fanno parte del Pd ma che si sono mobilitati per portarla alla elezione. È stata qualcosa in più di una mera spinta: secondo un’analisi di YouTrend, infatti, il 58% dei non iscritti al Pd andati a votare lo hanno fatto per Elly Schlein. Solamente il 43% degli iscritti dem, invece, hanno votato per lei. La restante parte è andata a Bonaccini. Il quale, comunque, non ha fatto nessuna polemica ma, sportivamente, ha detto che: “Sono queste le regole che ci siamo scelti”. Rimane, al di là delle polemiche, per Schlein il tema di dover rinnovare il popolo dem. Deve portare, al suo interno, quelle parti di società che hanno risposto al suo appello. A giudicare dal gran numero di iscrizioni arrivate finora, l’operazione di proselitismo sembra stia funzionando.
L’effetto sta anche nei sondaggi
L’altra faccia dell’effetto Schlein sta nei sondaggi. Secondo SWG il Partito Democratico ha ottenuto la bellezza di 2,6 punti percentuali in più rispetto alla scorsa settimana. È una variazione davvero importante considerando che di solito, tra una settimana e l’altra, si varia al massimo di qualche decimale. È un affetto solito delle primarie che, tradizionalmente, portano entusiasmo tra gli elettori. Ci sono, comunque, dei segnali politici importanti: il Pd è il secondo partito a livello nazionale dopo Fratelli d’Italia, il primo di opposizione e – soprattutto – realizza il controsorpasso sul Movimento 5 Stelle. Il partito di Conte, infatti, perde l’1,3% (anche questa è una variazione significativa) ed è facile intuire che parte di questo consenso sia migrato verso il Pd di Schlein. Sicuramente più a sinistra e più identitario – quindi più simile alla proposta di Conte – rispetto a prima. Un movimento, questo, che potrebbe agevolare la ripresa del dialogo tra i due partiti. Sono passati 8 giorni dalla nomina della nuova Segretaria, ma l’effetto Schlein è già evidente.