Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 377 del conflitto. Continuare a difendere Bakhmut, costi quel che costi: questo il diktat imposto da Volodymyr Zelensky ai vertici militari di Kiev. Lo ha confermato lo stesso presidente ucraino nel suo consueto discorso serale. Zelensky ha chiesto ai generali a capo delle operazioni di “trovare le forze adeguate per aiutare i ragazzi a Bakhmut”.

Non c’è parte dell’Ucraina che si possa dire abbandonata. Bakhmut ha dato e dà uno dei più grandi risultati durante questa guerra, durante l’intera battaglia per il Donbass. L’occupante uccide per il fatto stesso che siamo ucraini, per una parola sull’Ucraina, ma difendiamo e difenderemo ogni parte del nostro stato, libereremo ogni città, ogni villaggio e faremo rispondere l’occupante di ogni delitto.

Secondo la Bbc, nel suo incontro con gli alti generali, il presidente ucraino ha confermato di aver raddoppiato la difesa della città nell’oblast di Donetsk, sotto assedio da nove mesi, smentendo di fatto le voci di un possibile ritiro dalla città. Durante il discorso serale di lunedì 6 marzo, Zelensky ha detto di aver ricevuto dai vertici militari ampio sostegno per proseguire nella difesa.

Proprio Bakhmut resta uno dei punti chiave in cui si stanno concentrando gli scontri: i russi continuano a occupare la parte sud-orientale della città, nel tentativo di sfondare la resistenza ucraina. Secondo l’Istituto per lo Studio della Guerra statunitense (Isw), la difesa della città “rimane strategicamente valida” nonostante l’avanzamento delle forze di Mosca: se da un lato sarebbe troppo presto per comprendere le intenzioni dell’Ucraina, dall’altro sembrava che a Kiev avessero in mente di “condurre una limitata ritirata tattica” nella parte orientale. Una decisione, a questo punto, categoricamente negata dalle parole di Zelensky.

Guerra in Ucraina, la situazione a Bakhmut: il 40% della città è sotto il controllo dei russi

Cinquanta attacchi aerei e cinque attacchi missilistici sono piovuti intorno all’area di Bakhmut durante la notte, con le forze ucraine che sono riuscite a respingere 37 attacchi. Questo l’ultimo bilancio sulla situazione a Bakhmut, fornito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Dal canto loro, le forze ucraine hanno messo a segno 15 attacchi aerei contro le forze russe, compreso un attacco a un sistema antiaereo. Le autorità di Kiev hanno aggiunto che un aereo SU-25, nove droni Shaheed e altri otto droni sono stati abbattuti.

A proposito delle condizioni di Bakhmut, una mappa interattiva pubblicata su Internet dal già citato Istituto per lo studio della guerra mostra come le forze di Mosca controllino il 40% della città assediata nell’Ucraina orientale. Lo riporta il Guardian. Aggiornata in base ai movimenti di terra dei soldati russi in tempo reale, la mappa del centro studi statunitense mostra chiaramente come la zona controllata dai russi si estenda da Oriente fin quasi al centro della città.

Nel frattempo il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, durante la conferenza stampa odierna, in quello che di fatto è stato il suo primo confronto con i media, ha detto che “i colloqui di pace devono cominciare il prima possibile” per porre fine ad una crisi che è ormai giunta “a un punto critico”.