Pizza e ragù a rischio, ebbene sì i piatti preferiti dagli italiani potrebbero scarseggiare sulle nostre tavole per colpa delle scarse esportazioni dei pomodori ma anche per i rincari del grano.

I motivi della scarsità di pomodori

Pizza e ragù a rischio per la scarsità di pomodori sulle nostre tavole. Qual è il motivo? Ovviamente, come accade per tutte le catastrofi dell’ultimo decennio del Pianeta, la colpa è da imputare al cambiamento climatico: nell’ultimo periodo infatti abbiamo assistito a un clima più freddo del solito in Nord Africa che ha portato alla riduzione della produzione di pomodori che era già stata colpita da periodi di caldo e siccità soprattutto nell’ultimo periodo estivo. E non è tutto: ci sono infatti state anche molte mareggiate ultimamente nel tratto di mare tra Marocco e Spagna che hanno poi rallentato le consegne; la questione però, oltre che climatica si fa anche burocratica: il governo del Paese maghrebino infatti, avrebbe già da qualche tempo deciso una sospensione delle esportazioni per evitare che i marocchini paghino il prezzo degli scaffali vuoti di un prodotto che loro stessi coltivano in quantità. Nel Regno Unito si sta già assistendo al razionamento di questo prodotto mentre In Italia non c’è razionamento, ma ci sono meno pomodorini e pomodorini datterini importati e i prezzi sono ormai lievitati, così per i pomodori ma anche per tante altre verdure in genere come i finocchi che negli ultimi due anni hanno visto un rincaro addirittura del 175%. Tuttavia a causa della decisione del Marocco di limitare le esportazioni di pomodori, si registra un calo dei prodotti importati e questo accade anche per i pomodori che transitano dalla Spagna che scarseggiano sempre di più negli scaffali dei nostri supermercati.

I rincari della pastasciutta

La scarsità di pomodori nei nostri supermercati quindi, potrebbe far sì che la pizza margherita caposaldo della nostra cucina mediterranea ma anche la pasta al sugo, scarseggi sempre di più anche al ristorante o nelle nostre cucine. Questo accade anche perché il prezzo del grano per via della guerra in Ucraina ha subìto dei forti rincari: secondo un’analisi di Assoutenti a febbraio di quest’anno, il prezzo al chilo è cresciuto del 19,7% rispetto ai dodici mesi dell’anno precedente. Dove costa di più la pasta? Cagliari detiene il primato per essere la più cara di tutto il Paese con una media di 2,32 euro al chilo, a seguire ci sono Ancona e Udine a 2,23 euro. Tra le province che hanno avuto gli incrementi maggiori rispetto a gennaio 2022, Modena e Bologna con +34,2% e +33,7%. E la più economica da acquistare? Si trova a Palermo per un costo di 1,46 euro al chilo seguita da Siracusa e Cosenza.