Partenone frammenti dal Vaticano alla Grecia. Giovedì 8 marzo alcuni frammenti dei fregi del Partenone partiranno da Città del Vaticano alla volta di Atene. Non si tratta di interi fregi, anche se il loro valore storico e archeologico è inestimabile, ma rappresentano una vera e propria rivoluzione nel campo della restituzione delle opere. A donarli è stato Papa Francesco, che ha voluto che non fossero più esposti ai Musei Vaticani, ma tornassero nel luogo per cui erano stati creati: la meravigliosa acropoli che sovrasta la capitale della Grecia.

Fregi del Partenone, il 7 marzo la firma degli accordi

Nella nota diffusa dagli organi di informazione della Santa Sede a dicembre 2022, quando fu fatto il primo annuncio, il trasferimento è stato espressamente descritto come “donazione” del Papa a Sua Beatitudine Ieronymos II, l’arcivescovo cristiano ortodosso di Atene. Un dono tra religiosi quindi, che ha però un importante significato simbolico e diplomatico. Gli esperti lo indicano infatti come una prova di dialogo e apertura inter religiosa. La firma degli accordi avverrà martedì 7 marzo e riguarderà per l’esattezza tre pezzi marmorei che facevano parte del frontone e di una metope. Il viaggio alla volta di Atene avverrà invece giovedì 8 marzo.

Dopo Papa Francesco anche il British Museum di Londra?

Dopo Papa Francesco, qualcuno spera che possa convincersi anche il British Museum di Londra. E’ ormai un caso internazionale infatti la diatriba tra governo greco e il prestigioso istituto inglese e ha radici molto lontane. Era il 1816 quando Lord Elgin portò in Gran Bretagna alcuni pezzi del Fregio del Partenone, e da allora sono una delle maggiori attrazioni del londinese tempio dell’arte classica. Esposizione che il governo greco considera poco meno di un furto, ma che negli ultimi tempi si vocifera possa essere restituita, con la conferma a dicembre da parte di alcuni ministri ellenici di colloqui a porte chiuse tra il presidente del British Museum George Osborne e il governo di Atene. Una trattativa che ora il gesto del Papa potrebbe accelerare.