L’anticipo pensione Ape sociale è regolamentato dalla normativa italiana e riconosciuto nelle disposizioni dell’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017. L’anticipo pensionistico consiste nel rilascio di un’indennità a carico dello Stato e versata dall’Ente nazionale di previdenza sociale. In alcuni casi, l’indennità è soggetta a limiti di spesa, secondo le disposizioni previste dalla vigente normativa.
A ogni modo, la misura è stata prorogata per il 2023 con il ritorno delle precedenti condizioni. La norma prevede il rilascio della pensione Ape sociale al compimento di 63 anni di età, in presenza di un requisito contributivo variabile in base al lavoro.
Il legislatore ha previsto questo trattamento come strumento per garantire la continuità delle tutele per i lavoratori, quali: caregiver, invalidi, disoccupati e addetti ai lavori gravosi.
Quali sono i requisiti per avere l’Ape sociale 2023?
Possono richiedere l’indennità APE Sociale i lavoratori se regolarmente registrati presso:
- Assicurazione Generale Obbligatoria;
- forme sostitutive ed esclusive;
- gestioni speciali;
- Gestione Separata.
A riguardo, si precisa sin da subito che, non tutti i lavoratori possono richiedere l’accesso all’indennità. Ciò significa, che non basta essere disoccupati o invalidi per ottenere il beneficio economico, ma è necessario rispettare una o più condizioni dettate dall’INPS, tra cui:
- possono richiedere il trattamento economico coloro che si trovano in stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, permesso il collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito (articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604). In presenza della fase conclusiva dell’attività di lavoro determinato, se risulta la cessazione del rapporto da almeno 36 mesi prima della fine del rapporto lavorativo, scadenza del periodo lavorativo da almeno 18 mesi. Inoltre, è necessario che la Naspi risulti consumata. Il requisito contributivo corrisponde a 30 anni di contributi.
- possono richiedere l’anticipo pensionistico coloro che si occupano dell’assistenza della persona cara, secondo le regole previste per i caregiver disponibile in questa pagina;
- possono richiedere il trattamento economico coloro che si trovano nella condizione di ridotta capacità lavorativa, con l’assegnazione di una percentuale di invalidità nella misura dal 74 per cento e perfezionati 30 anni di contributi;
- possono richiedere il trattamento economico coloro che si trovano nell’allegato 3 della legge n. 234/2021, impiegati con mansioni gravosi, se perfezionati 36 anni di contributi, di cui almeno 7 anni negli ultimi 10 o negli ultimi 6 su 7 anni lavorativi;
- possono richiedere l’anticipo pensionistico i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta se perfezionati almeno 32 anni di contributi.
Quanto prendo di pensione con Ape sociale?
L’indennità riconosciuta sotto il nome di anticipo pensionistico Ape sociale consiste nella possibilità di ricevere un assegno mensile fino alla pensione di vecchiaia.
L’Ente nazionale della previdenza sociale rilascia l’importo spettante per 12 mensilità annue, il cui importo corrisponde alla pensione futura. A ogni modo, il valore massimo riconosciuto corrisponde a 1.500 euro al mese.
Il legislatore nel prevedere questo incentivo, non ha aggiunto la possibilità della rivalutazione annuale dell’importo in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, ne tantomeno, ha previsto la reversibilità della misura.
L’erogazione del beneficio è subordinato dalla presenza della cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato.
Prima domanda e scadenza pensione Ape sociale 2023
L’anticipo pensionistico Ape sociale scade il 31 dicembre 2023. La domanda dovrà essere presentata in specifiche date. Innanzitutto, parliamo della presentazione della prima richiesta del certificato del diritto alla pensione, successivamente si presenta la vera e propria richiesta per ottenere la liquidazione dell’indennità.
Coloro che perfezionano i requisiti entro il 31 dicembre 2023 possono presentare la richiesta per la certificazione del diritto alla pensione, entro il 31 marzo, 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre.