Poche calorie (solo 31 ogni 100 grammi), pochi grassi, ma tantissime fibre, sali minerali e vitamine: A, B e C. Il finocchio è ricchissimo di proprietà benefiche per l'organismo e, come se non bastasse, è anche particolarmente duttile in cucina, dove si presta a svariate ricette, tutte buonissime. Purtroppo, però, molto spesso sprechiamo questo fantastico ortaggio, sia perché non sappiamo utilizzarlo, sia perché non conosciamo quali sono i benefici del finocchio.
Caratterizzato da una consistenza croccante, il finocchio può essere consumato crudo o cotto ed è utilissimo per favorire il senso di sazietà e la digestione. Vediamo dunque quali sono i benefici del finocchio e come utilizzarlo in cucina.
Il finocchio è noto soprattutto come depurativo e digestivo, ma, in realtà, le sue proprietà sono molte di più.
Dopo aver visto quali sono i benefici del finocchio, ora è il momento di scoprire quanto questo ortaggio sia versatile in cucina, dove può essere utilizzato crudo, cotto o in forma di semi. Ad esempio, il consiglio a chi segue una dieta ipocalorica è quello di consumare i finocchi crudi prima dei pasti principali: le sue proprietà sazianti eviteranno di consumare porzioni eccessive. Un'idea è quella di realizzare un pinzimonio di verdure da consumare come antipasto insieme ad altre verdure crude, come coste di sedano e carote.
Il finocchio, dunque, può essere servito in accompagnamento ad un aperitivo leggero, ma anche alla fine del pasto, perché sciacqua la bocca e la rinfresca. Ma è fantastico anche come protagonista di centrifugati, abbinato ad altri ortaggi o frutti, e di moltissime zuppe golose. Se non ci sono restrizioni caloriche, un grande classico sono i finocchi gratinati al forno oppure rosolati su piastra rovente e poi conditi con olio, sale e spezie.
Molto versatili sono anche i semi di finocchio (finocchietto selvatico), che si utilizzano per conferire un tocco in più a zuppe, minestre o secondi piatti di carne.
Per sfruttare al meglio le proprietà digestive del finocchio, invece, è molto comune l’utilizzo di infusi o tisane al finocchietto, da degustare soprattutto dopo pasti particolarmente abbondanti. Infatti, tra le proprietà del finocchietto selvatico, troviamo proprio quella digestiva.