Avete presente Doraemon, l’azzurro gattone gigante protagonista del cartone animato giapponese famosissimo negli anni Ottanta? Se vi ricordate di lui, sicuramente vi ricordate anche del suo piatto preferito, quegli strani dolcetti dei quali andava letteralmente pazzo. Ecco, si tratta dei Dorayaki, paninetti dolci che si preparano con un impasto simile a quello del pan di spagna, cotto però in padella, di forma tonda e farciti con l’anko, una salsa dolce di fagioli tipica del Sol Levante.
Se vi abbiamo sbloccato un ricordo e vi è venuta voglia di provare a mangiare come Doraemon, ecco la ricetta dei Dorayaki giapponesi.

Di che cosa si tratta

Prima di svelarvi la ricetta dei Dorayaki giapponesi, vi raccontiamo che si tratta di un dolce dalle origini molto antiche, il cui nome, in giapponese, significa gong, ovvero lo strumento musicale del quale ricordano la forma. Secondo quanto dice la leggenda, il samurai Benkei dimenticò il suo gong a casa di un contadino presso il quale si nascondeva e questo lo utilizzò per preparare il primo dorayaki della storia. Originariamente erano composti da uno strato soltanto e avevano la farcia appoggiata sopra di esso. La forma che oggi conosciamo nasce solo nel 1914 grazie alla pasticceria Usagiya di Tokyo, che creò la versione con due strati farciti, diventata poi popolarissima, appunto, come  merenda preferita di Doraemon.  Ancora oggi, la ricetta di questa pasticceria viene considerata la migliore in tutto il Giappone.

Come sempre accade, anche per la ricetta dei Dorayaki giapponesi esistono diverse varianti, soprattutto per quanto riguarda il ripieno. La versione classica vuole il ripieno di crema di fagioli azuki, una sorta di marmellata dal colore rosso scuro, dalla consistenza densa, un po’ farinosa, dal gusto dolce e particolare, che può essere sostituita con della crema spalmabile alle nocciole, con la vostra marmellata preferita, ma anche con della crema di castagne.

La ricetta dei Dorayaki giapponesi

Dopo avervi fatto venire l’acquolina in bocca e la voglia irresistibile di provarli, ecco la ricetta dei Dorayaki giapponesi. Si tratta di una preparazione veloce e tutt’altro che complessa: l’impasto base si realizza in soli 5 minuti esatti mescolando in ciotola uova, zucchero, miele, farina e lievito. Potete realizzarli di dimensione grande oppure più piccoli, da 4 – 5 cm. Vediamo come.

INGREDIENTI PER 5-6 PEZZI

  • 100g di farina di grano tenero
  • 50-60g di zucchero
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 cucchiaio di Mirin (liquore giapponese) – facoltativo
  • 1/3 cucchiaino di bicarbonato di sodio per alimenti o lievito per dolci
  • 150-180g di Marmellata di azuki (o Nutella, marmellata, crema di castagne)

Per preparare la ricetta dei Dorayaki giapponesi sbattete le uova in una ciotola, aggiungete lo zucchero, il miele e il Mirin e mescolarli per bene. Aggiungete quindi la farina e il bicarbonato, mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciate riposare per una mezz’ora. Attenzione: se al posto del bicarbonato utilizzate il lievito per dolci non occorre il riposo dell’impasto.

A questo punto scaldate una padella antiaderente: una volta giunta a temperatura mettete il fuoco al minimo e ungetela con un pochino di olio, utilizzando della carta da cucina. Mescolate ancora l’impasto e aggiungeteci un cucchiaio di acqua in modo che diventi bello fluido. Utilizzando un mestolo oppure un cucchiaio versate l’impasto sulla padella formando un disco di circa 8cm di diametro. Cuocete a fuoco basso e, quando si vedono le bolle sulla superficie, rovesciatelo e cuocetelo ancora per circa 1 minuto prima di toglierlo dalla padella. Mettete su un piatto e fate raffreddare.

Ungere quindi nuovamente la padella e preparate gli altri dischi finché non finisce l’impasto. Quando tutti i dischi si saranno raffreddati, farciteli in base al vostro gusto. Come fare? Adagiate tutti i dischi su un piatto, poi spalmate al centro di metà di essi 10 g di ripieno a scelta, facendo attenzione a non coprire anche i i bordi. Richiudeteli quindi con un altro dischetto, andando a formare una sorta di panino imbottito, e poi pizzicate i bordi esterni in modo da incollarli e sigillare all’interno il ripieno.