Il presidente del Senato Ignazio La Russa si trova in Israele “per la quinta volta” in una visita istituzionale alla Knesset, il Parlamento israeliano (che, a differenza dell’Italia, è monocamerale). Qui ha incontrato il suo omologo Amir Ohana, del partito Likud di maggioranza, ma il suo programma è fitto di appuntamenti.
Ci sarà infatti il bilaterale con il primo ministro Netanyahu, nonché la visita allo Yad Vashem (il memoriale dell’Olocausto dedicato alle vittime ebree del nazismo), il museo di arte ebraica italiana, l’incontro con una delegazione della comunità italiana e infine il Muro del pianto e il Santo Sepolcro.
Ignazio La Russa visita Israele, prima tappa il Memoriale della Shoah
Come da prassi Ignazio La Russa si è dimostrato piuttosto gioviale e disteso negli spezzoni più informali della sua visita in Israele. Prima di tenere un discorso davanti alla Knesset di Gerusalemme, il presidente di Palazzo Madama si è intrattenuto a lungo con il leader del Parlamento israeliano, ricordando i precedenti trascorsi sul territorio di Israele.
E’ chiaro che questa volta ci sia qualcosa di diverso rispetto agli altri viaggi, dal momento che il politico italiano ricopre la carica di una delle principali istituzioni repubblicane. Ed ecco che il tono si fa più serio durante la prima tappa della visita, lo Yad Vashem. La Russa ha deposto davanti al memoriale una corona di fiori e si è trattenuto in silenzio osservando un minuto di raccoglimento insieme ai colleghi.
Nel suo discorso ha confessato di aver osservato il rituale della genuflessione, inginocchiandosi davanti al monumento, come nelle visite precedenti:
Oggi rinnovo il sentimento di vicinanza al popolo ebraico e il proposito di allontanare per sempre il ricordo di un odio così bestiale
La scelta della scaletta è poi ricaduta su un altro punto: la coincidenza temporale tra il memoriale della Shoah e la nascita del Senato della Repubblica italiana, che nasconde un significato più profondo dato dalla difesa perpetua dell’esistenza di Israele come Stato libero e indipendente da parte del Parlamento di Roma. Una convinzione che si rinnova in questa occasione, in un momento dove la tensione con le forze palestinesi è altissima.
La Russa ha concluso con una breve intervista alla stampa nostrana affermando di aver invitato ufficialmente il presidente Netanyahu alla celebrazione del 75esimo anniversario del Senato italiano, in programma il prossimo maggio, “per consolidare l’amicizia e l’affetto reciproco”.