Il Governo ha convocato il prossimo Consiglio dei Ministri a Cutro, la città calabrese sulle cui coste si è verificato, all’alba del 26 febbraio, il tragico naufragio di migranti che ad oggi conta 71 vittime accertate. La scelta, però, ha provocato non poche polemiche tra le opposizioni.
La possibilità di tenere il Cdm a Cutro era stata già annunciata due giorni fa dalla Presidente del Consiglio Meloni in un punto stampa. Nelle stessa occasione la Premier aveva inoltre risposto molto duramente a quanti accusavano il Governo di avere responsabilità nella strage.
La conferma ufficiale sulla convocazione del Cdm a Cutro è arrivata poco fa. La scelta non ha placato però l’attacco delle opposizioni, anzi: la decisione di tenere il Consiglio dei Ministri nella città calabrese dove è avvenuta la strage ha fatto nuovamente insorgere i partiti di minoranza che accusano il Governo di mera propaganda.
Consiglio dei Ministri a Cutro: la replica di Foti alle opposizioni
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, ha voluto immediatamente sottolineare come la decisione della Presidente del Consiglio testimoni la volontà pratica del Governo di risolvere il problema a lungo trascurato delle migrazioni. Foti ha infatti affermato:
La scelta del presidente Meloni di svolgere il Consiglio dei ministri di giovedì prossimo a Cutro è molto più di un semplice gesto simbolico. La decisione testimonia la volontà del governo di contribuire a risolvere una piaga che va avanti da troppo tempo e che la sinistra, con atteggiamenti squallidi e miserabili, tenta di addossare all’attuale governo. In tal modo, però, oltre a tollerare il vergognoso business dei trafficanti di uomini, la sinistra prova a lavarsi la coscienza dimenticando, o facendo finta di non ricordare, gli oltre 25mila immigrati morti in mare negli ultimi dieci anni. Il governo Meloni, per contro, vuole invertire la rotta, anche attraverso una tolleranza zero verso quei delinquenti che, senza alcuno scrupolo, organizzano e gestiscono i viaggi delle carrette del mare, che sempre più si trasformano in taxi di morte.
Di diversa opinione, invece, Paola De Micheli, deputata del Partito Democratico:
La Meloni torna comodamente dalla trasferta e finalmente pronuncia una parola sulla strage di Cutro. Troppo tardi. E l’operazione del cdm nel comune calabrese è una scandalosa e triste operazione di immagine.
Della stessa idea anche Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ribadisce la richiesta di dimissioni per il ministro Piantedosi:
Tenere il Consiglio dei ministri a Cutro non è altro che triste propaganda da parte di chi ha approvato leggi che ostacolano i soccorsi come il Decreto Ong. La notte tra sabato 25 febbraio e domenica 26 febbraio, quando una barca di migranti è stata lasciata in balia del mare forza 4, è stato un fallimento della politica e della gestione dei soccorsi di cui il Governo deve rendere conto, dopo aver affrontato la situazione come un’azione di polizia anziché di salvataggio e soccorso. Oggi più che mai, è necessario abolire la legge Bossi-Fini, che impedisce ai datori di lavoro di contrattare direttamente con i lavoratori migranti e ostacola l’apertura di corridoi legali di migrazione. Ribadiamo, infine, la richiesta di dimissioni del Ministro Piantedosi, non solo per le sue parole disgustose, ma anche perché non sono stati ordinati i soccorsi come da procedure Sar.
Sull’abolizione della Bossi-Fini torna anche il segretario di +Europa Riccardo Magi, augurandosi che il Cdm a Cutro sia il punto zero di una nuova gestione delle politiche migratorie:
Spero che la convocazione del Consiglio dei Ministri a Cutro non abbia un valore esclusivamente simbolico ma assuma un senso politico pieno, dimostrando che il governo italiano ha compreso che serve riformare le politiche migratorie nazionali oltre a chiedere maggiore solidarietà ai partner europei. Il mondo produttivo italiano continua a chiedere un diverso sistema che regoli gli ingressi legali di lavoratori stranieri nel nostro Paese superando la legge Bossi-Fini: ce lo chiede del resto l’andamento demografico e ce lo chiede il buon senso. Presidente Meloni, dia un senso politico al Cdm a Cutro e superi la Bossi-Fini. Solo la consapevolezza degli errori delle politiche migratorie degli ultimi venti anni può rendere le nostre istituzioni migliori davanti alle tragedie come quella dei giorni scorsi.