Chi è Antonio Milo de Il Commissario Ricciardi 2? Spesso nelle fiction televisive si tende a considerare maggiormente gli interpreti principali, mentre ne Il Commissario Ricciardi ogni attore è una pedina fondamentale per la narrazione. E’ il caso di Antonio Milo che, nella seconda stagione, torna ad interpretare il brigadiere Maione che accompagna nelle sue indagini Luigi Alfredo Ricciardi interpretato dal bravissimo Lino Guanciale.
In questa seconda stagione Maione, il brigadiere Maione, dovrà anche affrontare delle problematiche in famiglia per il turbolento rapporto con il figlio più grande che vuole diventare un poliziotto. Ma chi è Antonio Milo? Nell’intervista di Tag24 qualcosa è venuto fuori, ma ecco altre curiosità che pochi sanno.
Chi è Antonio Milo de Il Commissario Ricciardi 2? Tutto sull’interprete del brigadiere Maione
Antonio Milo è nato a Castellamare di Stabia nel 1968, 54 anni di età. Non si sa molto della sua vita privata, anche se è molto attivo sui social dove conta 15K follower, tantio che posta regolarmente le foto relative ai suoi impegni professionali.
Nel corso della sua carriera è noto soprattutto per i ruoli sul piccolo schermo in serie di successo come La Squadra e Distretto di Polizia. Attualmente è su Rai 1 anche per la fiction Resta con Me con Francesco Arca. Tag24 ha incontrato Antonio Milo che ha spiegato il suo personaggio, quanto è stato bello poter girare una serie del genere insieme e a un cast di amici.
Antonio Milo video intervista per Il Commissario Ricciardi 2
[bbvideo id=5449443]
Antonio Milo ci spiega di aver provato una grande felicità nell’essere tornato in Il Commissario Ricciardi 2: “È come rincontrare un amico. Il piacere di rivederlo e stare insieme con lui prendendoci un caffè conoscendo le sue tribolazioni di padre è stato bello”, ma sottolinea come lo sviluppo della storia per lui che era un fan anche prima di girare non sia stata una sorpresa “Ci sono i libri ed essendo un lettore di Maurizio De Giovanni conoscevo cosa mi aspettava. C’è un evoluzione del personaggio che lascia il dolore per la perdita dei figli per gestire le problematiche della sua famiglia. Il figlio più grande vuole fare il poliziotto, ci saranno discussioni con Lucia e un Maione provato come padre. Sarà sempre la fianco di Ricciardi”.
I libri di Maurizio De Giovanni hanno avuto un aumento di vendite anche grazie alla bellezza della fiction: “Purtroppo abbiamo un primato negativo di lettori in questo paese, però molti che hanno visto la serie poi sono andati a leggere i libri. Abbiamo avvicinato gli spettatori alla lettura, credo che sia un qualcosa di positivo. Si parte da un costrutto letterario, dalla storia dei personaggi”. Un altro aspetto è sicuramente quello del poliziotto, da sempre uno dei mestieri più amati dagli italiani “Non credo che non ci sia mai stato un risveglio dell’amore verso il crime, semplicemente perché non è andato mai via. I poliziotti sono l’archetipo dell’eroe, la lotta del bene e del male. I telefilm poliziotteschi sono un evergreen”.