Perché Toblerone cambia logo?. Dal prossimo luglio sulla confezione del cioccolato Toblerone scomparirà l’immagine del Cervino, presente sulla scatola dal 1970. Il fondatore dell’azienda, Jean Tobler, volle anche un orso, come omaggio alla città di Berna, dove nacque il suo primo negozio di delicatessen. Il Toblerone è nato nel 1908. Theodor Tobler (figlio di Jean) ed Emil Baumann (cugino di Tobler) creano un cioccolato unico: il Toblerone nato dalla fusione dei nomi Tobler e torrone. Da allora, grazie alla sua forma che ricorda il monte Cervino, alla sua ricetta particolare e al marchio inimitabile, Toblerone diventa il cioccolato svizzero per eccellenza. A distanza di anni però a causa del trasferimento della produzione, il Toblerone cambierà logo. Da cosa sarà sostituito?

Perché Toblerone cambia logo?, il motivo

Il Toblerone cambia logo. A causa dello spostamento della produzione in Slovacchia la confezione del cioccolato svizzero non potrà più includere nella grafica il monte Cervino. La Mondelez, a partire dalla prossima estate, inizierà a produrre parte del cioccolato all’esterno dei confini svizzeri. Per questo motivo, non rispettando la legge entrata in vigore nel 2017 che tutela la denominazione Svizzera, verranno apportate delle modifiche. A partire dal 2017 un prodotto può raffigurare i simboli confederati ed essere quindi definito svizzero se e solo se l’80% delle materie prime utilizzate nella produzione provengono dalla Svizzera. Nel caso di latte e prodotti derivati il 100% delle materie prime devono essere svizzere. Sulla confezione al posto del Monte Cervino verrà inserito il disegno di una montagna mentre continuerà ad essere raffigurato l’orso bernese. Il nuovo logo dovrà però essere approvato dall’istituto federale responsabile della proprietà intellettuale.

Le reazioni sui social

Sui social le reazioni degli utenti sono state le più disparate. Alcuni hanno suggerito di cambiare non solo il logo ma anche il nome: “Quindi il Toblerone non esiste più! Abbiate la compiacenza di cambiare anche il nome e non prendete il giro il popolo”. C’è anche chi sospetta che il cambio nella produzione possa suggerire un cambiamento in negativo dello stesso prodotto: ”L’importante è che il cioccolato rimanga buono”. Qualcun altro invece appare affranto per la decisione: “Un pezzo di infanzia e di cioccolato che se ne vanno, davvero un peccato”.

La storia

Per realizzare il packaging, Theodor Tobler prese spunto dai colori dei costumi delle ballerine delle Folies Bergères, rossi e beige e dalla piramide umana che concludeva il loro spettacolo. Il primo Toblerone era composto da miele, torrone, mandorle, latte, burro di cacao, cacao grattugiato e zucchero. Tobler rivendicò anche il primato per la prima tavoletta di cioccolato ripiena, la Tobler-O-rum, nel 1932. Dopo la fusione dellindustria Tobler con la Suchard nel 1970 prese vita la Interfood AG la quale fu assorbita nel 1982 dall’azienda produttrice di caffè Klaus Jacobs diventando Jacobs Suchard Tobler a sua volta rivenduta nel 1990 alla multinazionale statunitense Philip Morris. Nel 1909 il marchio Toblerone venne registrato presso l’Ufficio per la Proprietà Intellettuale a Berna. Nel 1920 è era cambiata già la confezione e al posto dell’aquila era apparso un orso. Nel 1990 l’aquila era comparsa nuovamente perché in quel periodo la legge vieta di rappresentare dei simboli elvetici sui prodotti in commercio. Nel 1969 venne scelto il Cervino come logo. Attualmente Toblerone è anche nelle versioni fondente e bianco. Lo stabilimento originario del Toblerone a Berna è oggi stato rilevato dall’Università, ma il nuovo impianto di produzione è ancora in città, e produce le barrette di Toblerone vendute in tutto il mondo. Sulla base di interviste con esperti, la rivista “Time” ha votato la tavoletta di cioccolato Toblerone come una delle tavolette più influenti di tutti i tempi. Il responsabile marketing aveva dichiarato alcuni anni fa: “Toblerone è sempre stato un prodotto unico per forma e storia. Tuttavia, si può avere successo a lungo termine solo se si coltivano i valori del marchio, ci si differenzia dalla concorrenza attraverso l’innovazione e si anticipano le tendenze. Si può giocare nella massima serie solo se si contribuisce a creare mercati, si investe nel marchio e si capisce che la sostenibilità fa parte del marchio. Anche noi dobbiamo dimostrarlo anno per anno con Toblerone. E alla fine questa è la base del nostro successo”.