Tragico incidente mortale con il paracadute nel pomeriggio di Sabato 4 Marzo 2023, costato la vita ad un avvocato di Torino che si era lanciato allo Sky Dream Center di Cumiana.
La vittima si chiamava Giampiero Pani, aveva 63 anni ed era un avvocato in uno studio legale in piazza Castello, nel capoluogo piemontese. Lascia due figli di 18 e 22 anni e la moglie Silvia Damilano, consigliera comunale di Torino Bellissima e cugina dell’ex candidato sindaco per il centrodestra Paolo Damilano.
L’improvvisa notizia ha lasciato attonita tutta la comunità di Vanchiglietta, quartiere dove abitava la famiglia.
Sabato, l’uomo stava facendo un lancio con un gruppo di amici, poco prima delle 16 quando probabilmente un malfunzionamento del paracadute ne ha provocato la morte, anche se al momento sono in corso tutti gli accertamenti per capire con esattezza cosa abbia portato al decesso dell’uomo, rimane infatti da chiarire la dinamica. Se si sia verificata una non apertura del paracadute per un difetto di fabbricazione o manutenzione oppure se si sia trattato di un errore umano, della stessa vittima o di altri. L’impatto sul terreno è stato talmente violento che purtroppo non gli ha dato scampo.
Sull’accaduto, in queste ore, stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Cumiana. Da quanto emerge sul corpo dell’uomo, non è stata disposta nessuna autopsia.
I funerali si terranno Mercoledì 8 Marzo alle 16 in via Sestriere 21 alla casa funeraria Eurofunerali di Torino.
Il direttore della scuola di paracadutismo, che Pani frequentava da vent’anni, Roberto Lomonaco, spiega che i lanci si fanno da 4 mila metri di quota e che Pani, aveva alle spalle 33 anni di esperienza. Fino a mille metri si vola, si galleggia nell’aria, poi si attiva il primo paracadute e se il primo non funziona bene, c’è il secondo, che va attivato da chi è impegnato nel lancio, probabilmente, continua Lomonaco, “non si è aperto regolarmente il paracadute principale e a quel punto lui ha azionato il secondo ma ormai era troppo in basso”.
Torino incidente paracadute: chi era la vittima
Pani era nato a Lecce ma si era trasferito con la famiglia a Torino quando era ancora un bambino, era un avvocato cassazionista e un gran frequentatore della scuola di paracadutismo di Cumiana, dove aveva un gruppo di amici con la stessa passione per il paracadute e l’aliante.
Molte delle foto pubblicate sulle sue pagine social lo mostrano proprio in compagnia degli amici allo Sky Dream Center.
Pani era anche uno scrittore, aveva esordito con un romanzo pubblicato da Neos edizioni, intitolato “Nordovest bardato di Stelle”.
Scriveva “sul tram 15, nel tragitto tra casa e l’ufficio”, si legge nella descrizione di sé che aveva affidato a una piccola biografia pubblicata sul sito della casa editrice.
Per ora dallo studio e dall’Ordine degli Avvocati di Torino nessuno si è sentito di rilasciare una dichiarazione su questo tragico avvenimento. È ancora troppo forte lo choc di amici e colleghi.
Sui social nelle scorse ore è arrivato il cordoglio dell’Aereo Club Torino: “è con immenso dispiacere che annunciamo la prematura scomparsa del Socio, ma prima di tutto Amico, Giampiero Pani, come si legge nel post, nel ricordare Giampiero e la sua passione per il paracadutismo, il Consiglio Direttivo e tutti i Soci dell’Areo Club si uniscono al dolore della famiglia e degli amici. Ciao Giampiero.”
Anche la scuola di paracadutismo lo ricorda con un messaggio sulla sua pagina Facebook:
“Vogliamo ricordare così il nostro amico Gianpiero, vola libero”.
I dati degli incidenti con il paracadute
Nonostante l’ultimo tragico incidente con il paracadute avvenuto a Torino questo sport rimane sempre più sicuro rispetto ad altri. I dati più recenti della United States Parachute Association (USPA) mostrano che il numero di decessi ogni 1.000 salti è al suo tasso più basso, appena 0,004 (nel 2019).
Si tratta della metà delle vittime rispetto agli anni ’70 e la testimonianza dei grandi salti che sono stati fatti in termini di tecnologia e processi di sicurezza nel paracadutismo.
Ciò che rende il paracadutismo più sicuro è l’impegno costante della comunità degli skydivers nella mitigazione del rischio.
Secondo i dati dell’USPA, ovvero l’organo consultivo per lo sport del paracadutismo negli Stati Uniti. I centri di paracadutismo non sono tenuti ad essere membri dell’USPA, ma la maggior parte sceglie di essere per le linee guida e i regolamenti che fornisce.
Il primo record di incidente mortale risale al 1961, dove avvenivano una media di 3,65 decessi ogni 1.000 paracadutisti. Con il passare degli anni e con i progressi compiuti, tale numero si è ridotto significativamente.
Nel 2019, ci sono stati 2500 lesioni che richiedono cure mediche su 3,5 milioni di salti, o un infortunio ogni 1.806 paracadutisti, secondo i record di sicurezza USPA.