Un escursionista è stato aggredito da un orso mentre stava percorrendo un sentiero in Val di Sole, in Trentino. Nella colluttazione con l’animale, l’uomo ha riportato ferite in diverse parti del corpo ed è ora ricoverato in ospedale.

Ecco cosa è successo.

Escursionista aggredito da un orso in Trentino, la vicenda

Tutto è successo nella mattinata di oggi, domenica 5 marzo 2023. Erano circa le 8.30 quando un escursionista stava percorrendo un sentiero tra la Val di Sole e la Val di Rabbi quando è stato aggredito da un orso.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire da alcune notizie riportate dai media locali, l’uomo era in compagnia del suo cane quando si è trovato faccia a faccia con l’animale. Proprio la presenza del cane potrebbe aver spaventato l’orso che è fuggito poco dopo. Tuttavia, in seguito all’attacco del plantigrado, l’uomo ha riportato diverse ferite alle braccia e alla testa.

Ad avvertire i soccorsi sarebbe stato lo stesso escursionista che è riuscito a ridiscendere in autonomia verso il fondovalle per chiedere aiuto. A causa delle ferite riportate l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Cles dove è ricoverato in condizioni stabili e pare che non sia in pericolo di vita.

Al momento, rimangono da chiarire le dinamiche di quanto è accaduto. Sulla vicenda stanno indagando il corpo forestale locale e i carabinieri.

La presenza degli orsi in Trentino, la segnalazione del Presidente della Provincia

Da diverso tempo, la gestione degli orsi in Trentino è al centro di un acceso dibattito tra chi vorrebbe la loro protezione e chi invece ne lamenta la pericolosità.

L’evolversi della vicenda in cui è rimasto coinvolto l’escursionista aggredito da un orso questa mattina, è seguita in queste ore dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e dall’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli.

In particolare, il Presidente Fugatti ha fatto sapere di aver segnalato l’incidente al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: “Ho segnalato la gravità di questo ennesimo episodio al ministro all’ambiente, Pichetto Fratin con l’impegno di tenerlo costantemente aggiornato e l’invito ad affrontare assieme un problema che non può più essere tenuto in sospeso“.

Nonostante, l’attacco da parte di un orso a un essere umano è considerato dai più un evento molto raro, tuttavia, in alcune zone del Trentino, non è strano avere un contatto con un orso.

Generalmente, l’animale evita di avvicinarsi agli esseri umani e tende a fuggire per paura, tuttavia, la situazione può essere più rischiosa nel caso in cui, invece, si incontri un’orsa con i suoi cuccioli. Per difendere la prole, l’animale tende ad attaccare.

Per diffondere tutte le informazioni in merito alla presenza degli orsi nel territorio del Trentino, la provincia di Trento ha un sito specializzato, dedicato ai “Grandi carnivori”, in cui sono presenti anche delle mappe degli avvistamenti di orse con cuccioli e una mappa dove sono localizzati tutti gli orsi monitorati da un radiocollare.

Secondo le linee guida diramate nel sito, per evitare di incontrare improvvisamente un orso si rivela utile fare dei rumori ogni tanto o parlare ad alta voce, soprattutto quando si è da soli nel bosco o c’è scarsa visibilità.

Le precedenti aggressioni di orsi in Trentino

Prima dell’aggressione avvenuta oggi nella Val di Rabbi, l’ultimo attacco da parte di un orso a un essere umano in Trentino era stato segnalato il 22 agosto 2020. L’episodio avvenne ad Andalo, dove, un giovane carabiniere venne attaccato da un esemplare che venne poi catturato e successivamente trasferito in Ungheria. Due mesi prima, invece, un padre e un figlio furono sorpresi da un orso sul Monte Peller.

Tuttavia, ripercorrendo i gravi incidenti dovuti all’incontro di un uomo con un plantigrado, uno dei più noti è probabilmente quello risalente al 14 agosto del 2014 quando fu un’orsa ad aggredire un fungaiolo nei boschi di Pinzolo. Poco dopo il 10 settembre dello stesso anno, mentre si tentava la cattura dell’animale, l’orsa fu uccisa accidentalmente.

Secondo l’ultimo Rapporto sui Grandi Carnivori della Provincia di Trento, in Trentino, vi sono al momento, circa un centinaio di esemplari.