Il Papa, nel suo consueto discorso dell’Angelus, è tornato a parlare della tragedia che ha colpito l’Italia intera e principalmente la cittadine di Cutro, alle porte di Crotone dopo la morte delle decine di migranti che nel viaggio della speranza non sono riusciti più a toccare la terra ferma. Il Pontefice, nel commentare “l’immenso dolore”, prega:

Affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani devono essere fermati, e che non siano più in grado di continuare a disporre della vita di persone che non hanno colpa. I viaggi della speranza non si devono trasformare mai in viaggi della morte.

Cutro, i viaggi della speranza

Le parole del Papa spingono tutti noi a sottolineare l’importanza dell’accoglienza. Durante l’Angelus di oggi in Piazza San Pietro, Francesco ha espresso vicinanza ai naufraghi di Cutro dedicando loro una preghiera. Ricordiamo che la tragedia nel crotonese ha provocato 71 vittime e ancora oggi dopo più di una settimana, si cercano i corpi dei dispersi. Sulla spiaggia calabrese nella giornata di oggi è prevista una via crucis e sono attesi centinaia di persone. Il Santo Padre poi, ha mandato un abbraccio virtuale alla popolazione locale per l’immediata solidarietà e accoglienza che hanno riservato ai naufraghi spiegando:

Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti. Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere.

Angelus, il premier Meloni si unisce al Papa

Alle parole del Pontefice, si aggiungono quelle della Meloni che in un post sul proprio profilo facebook, spiega l’importanza del suo messaggio:

Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare. Nessuna norma potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l’accesso a condizioni di vita dignitose.