Ennesimo caso di violenza a Napoli, dove un 22enne, la scorsa notte, è stato accoltellato nel pieno centro della città.
Tutto sarebbe nato da uno sguardo di troppo che ha provocato una rissa, durante la quale il giovanissimo ragazzo è rimasto accoltellato alla schiena e insieme a lui è rimasto ferito anche un altro giovane, pestato con calci e pugni alla testa e al viso.
Ad avere la peggio però, è stato Giuseppe, un ragazzo di 22 anni, il quale dopo essere stato scaraventato a terra dai suoi aggressori è stato poi colpito con una coltellata alla zona lombare. Il 22enne, è stato trasportato all’Ospedale Vecchio Pellegrini, per lui per fortuna solo 15 giorni di prognosi per ferita da arma da taglio ed è stato poco dopo, giudicato fuori pericolo di vita.
L’altro ragazzo, un amico di Giuseppe, anche lui 22enne, Mario, è finito a terra nel corso della colluttazione avuta con gli altri ragazzi, ma anziché una coltellata, ha subito ripetuti calci e pugni alla testa e al viso. Nonostante i colpi ricevuti, Mario però non è stato trasportato in ospedale.
Sono stati i Carabinieri della compagnia Napoli Centro ad intervenire, verso le 4 in vicoletto Belledonne nel quartiere Chiaia, infatti, prima dell’intervento del 118 sono giunti sul posto i Carabinieri che si sono fatti spiegare dai due ragazzi feriti, la dinamica dell’aggressione.
Ai militari i 22enni hanno detto di non sapere perché sia scoppiata la rissa e di non conoscere i loro aggressori, hanno specificato solo che si è scatenata una lite “per uno sguardo di troppo” e subito dopo sono stati brutalmente colpiti fino a quando non è stato sfoderato anche un coltello.
I militari al momento, sono al lavoro per provare a risalire all’individuazione degli aggressori dalle scarne informazioni ricevute dalle due vittime e proveranno a ricostruire l’intera dinamica della rissa anche grazie all’acquisizione di alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Napoli 22enne accoltellato: “Maggiore presidio del territorio”
Non è la prima volta che accadono simili episodi nella zona dei Baretti e proprio in vicoletto Belledonne. I residenti ricordano il giorno di San Valentino dello scorso anno quando una ragazza fu colpita da una coltellata alla gamba pur senza aver nulla a che fare con la rissa che era in corso in quel momento.
Ogni settimana nella zona si assiste, ad atti di violenza gratuita oltre che a rumori molesti tra musica e baccano. “Ciò che colpisce di più, racconta Caterina Rodinò del Comitato Chiaia viva e vivibile, è che ormai non ci meravigliamo neppure più di un qualcosa che prima sarebbe stato impensabile. Oggi questi episodi sembrano rientrare nella normalità, come qualcosa di scontato”.
Da anni i residenti riunitisi in un comitato segnalano la movida violenta che sono costretti a subire fin sotto casa.
“Tra l’altro questo ennesimo episodio è giunto in un momento in cui c’è meno gente in strada perché le temperature sono ancora rigide, ma ormai andiamo incontro alla stagione migliore, con un affollamento che sarà moltiplicato nelle nostre strade”.
Rodinò chiede un maggiore presidio del territorio. “Al di là di tutto, racconta la responsabile del comitato, mi sembra sia stato del tutto inutile parlare del nuovo regolamento di polizia urbana, perché noi non ce ne siamo neppure accorti sia stato introdotto, qui nulla è cambiato. Non ci sono presidi delle forze dell’ordine nel quadrilatero, ormai questa è terra di nessuno. Per non parlare di vicoletto Belledonne, dove ci sono locali che non chiudono o lo fanno alle 5 o 6 di mattina. Chi resta fino a quell’ora è gente ubriaca o drogata. Siamo prigionieri nelle nostre case perché abbiamo paura di uscire e, anche quando lo facciamo, neppure i tassisti ci accompagnano fin sotto casa perché temono di finire intrappolati nella folla”.